Comune di Ferrara

mercoledì, 04 giugno 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Ferrara città per la pace

Ferrara città per la pace

03-05-2002 / Giorno per giorno

Conferenza stampa per presentare la rassegna di incontri "La memoria e il dialogo". Erano presenti l'assessore Alessandra Chiappini e il segretario nazionale del Movimento Nonviolento Daniele Lugli. "Ferrara città per la pace" è il progetto voluto dall'Assessorato alle Politiche per i Giovani e ai Rapporti Internazionali elaborato in coincidenza con il "Decennio Onu per la cultura della pace e della non violenza, per i bambini del mondo" (2001-2010), teso a sostenere iniziative di cooperazione internazionale e momenti di sensibilizzazione in sede locale, anche in collaborazione con associazioni. Nell'ambito di tale Progetto, durante il mese di maggio, l'Assessorato alle Politiche per i Giovani e ai Rapporti Internazionali del Comune in collaborazione con la sede locale del Movimento Nonviolento, con il Centro Servizi per il Volontariato e Pax Christi di Ferrara, mette in cantiere quattro incontri contro l'inevitabilità della guerra sul tema "La memoria e il dialogo". Nella rassegna vengono presentati casi a loro modo esemplari (Kosovo, Sudafrica, Israele e Palestina, ebrei e nazisti), quattro esperienze di conflitto fra popoli, gruppi etnici o religiosi, e quattro esperienze di convivenza e dialogo possibile. Proprio quando sembra fatale arrendersi alla violenza, in diverse parti del mondo sono Paesi, gruppi, organizzazioni, movimenti che hanno scelto e scelgono strade diverse; ci sono stati e ci sono uomini e donne che hanno scelto coraggiosamente di non imbracciare le armi e di non soggiacere alla vendetta e all'odio, lavorando innanzi tutto su se stessi per trasformare la sofferenza attraverso il dialogo, la conoscenza e l'umanizzazione del nemico. Alcuni di loro saranno presenti agli incontri ferraresi e porteranno personali esperienze di vissuto o di contatto con tali realtà. "E' stato questo, per noi, - ha affermato l'assessore Alessandra Chiappini - un obiettivo importante: proporre una serie di esempi tangibili che smentiscano come la guerra sia il modo, l'unico, per risolvere i conflitti e come sia invece possibile lavorare nell'idea e con lo spirito pace. Sono esempi dai quale deriva anche un forte monito e uno spunto di tipo politico: la pace, quando e soltanto se si vuole veramente , è possibile". Questi gli appuntamenti, che saranno introdotti da Daniele Lugli, segretario nazionale del Movimento Nonviolento, in programma nei giorni 8-15-22-29 maggio al Ridotto del Teatro Comunale alle 17,30. - "La convivenza possibile nel Kosovo, prima e dopo la guerra" (8 maggio) con Libera Cueri, dei Beati i Costruttori di Pace (coinvolta in iniziative di pace prima, durante e dopo il conflitto) e Mauro Cereghini, coordinatore dell'Osservatorio Balcani di Rovereto; - "Il caso Sudafricano" (15 maggio), con Antonello Nociti, autore del libro "Guarire dall'odio" sull'esperienza della commissione Verità e Riconciliazione; - "Un'esperienza di nonviolenza nel conflitto tra ebrei e palestinesi" (22 maggio), con Bruno Segre, presidente dell'associazione Amici di Nevè Shalom-Wahat al-Salam, che presenterà la realtà dell'Oasi di Pace dove ebrei, musulmani e cristiani dimostrano ogni giorno che vivere insieme è possibile; - "Gruppi di dialogo tra figli della Shoah e discendenti di nazisti" (29 maggio), con Carola Cohn Robitscher e Martina Emme che racconteranno l'esperienza dei gruppi di dialogo tra ebrei sopravvissuti ai campi di sterminio, o tra i loro figli, e i discendenti dei militari nazisti. Nel corso degli incontri sono previste proiezioni di materiali e video originali e letture.