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Il Parco Bassani vale 21 milioni di euro

05-07-2002 / Giorno per giorno

Conferenza stampa per presentare i risultati di un'indagine svolta sul Parco Urbano e la ratifica dell'accordo agroambientale. Erano presenti l'assessore Alessandro Bratti, il dirigente Marco Lorenzetti, l'agronomo Carlo Fiorenza e gli architetti Claudio Bignozzi e Stefano Fabbri. Il valore economico del Parco Bassani è di 21.263.150,28 euro, mentre sono 140 le persone che fruiscono mediamente ogni giorno del grande polmone verde appena fuori Mura: sono questi alcuni fra i dati più significativi emersi da un'indagine conoscitiva realizzata nei mesi scorsi, grazie alla collaborazione dell'assessorato all'Ecologia Urbana del Comune di Ferrara, nell'ambito di una tesi di laurea di architettura. La ricerca si è basata sulla messa a punto di un questionario proposto ai frequentatori del Parco e sulla definizione di un valore di mercato ipotetico. "Nonostante la difficoltà di individuare parametri in grado di consentire la valutazione di un bene ambientale - ha affermato l'assessore Alessandro Bratti - la ricerca alla fine ha consegnato al Comune una sorta di "screening" del bene Parco Urbano, i cui dati consentono una lettura doppiamente positiva. Confermano la bontà dell'investimento sostenuto dell'Amministrazione Comunale e testimoniano un buon livello raggiunto in questi anni nella sensibilità ambientalista dei ferraresi e una sincera affezione per questo angolo della loro città". Dallo studio (pannelli illustrativi con tutti i dati saranno presto esposti all'interno del Parco) sono emersi, infatti, la disponibilità a pagare in media annualmente per persona 33,22 euro come tassa a favore di un ipotetico ente pro-parco e la determinazione statistica delle principali caratteristiche dei fruitori. Nella determinazione del valore sono stati presi in considerazione, oltre alla cifra media annua dichiarata, il numero dei fruitori annui (il 95,6% risiede nella provincia di Ferrara) stimati tenendo conto degli abitanti dei quartieri di provenienza della città. Si è così ottenuto un valore d'uso annuo di € 425.263,01 che capitalizzato ha permesso appunto di stimare il valore economico totale del Parco Bassani in € 21.263.150,28. I dati ottenuti dall'elaborazione del questionario hanno consentito di definire anche le principali caratteristiche del visitatore tipo del Parco Bassani: egli ha un'età media di quarantadue anni, è residente a Ferrara città e si reca al parco prevalentemente con amici una volta a settimana principalmente nel week end, utilizza maggiormente la bicicletta come mezzo di trasporto per raggiungere il parco, ha conseguito un diploma di scuola media superiore, visita il parco prevalentemente per motivi ricreativi e dimostra una buona sensibilità verso le problematiche ambientali. Nel corso dell'incontro, sempre in merito al Parco Bassani, l'assessore Alessandro Bratti ha poi ricordato che saranno venti gli ettari, attualmente utilizzati per coltivazioni estensive, destinate presto ad accogliere querce, noci, frassini e altre piante autoctone. L'azione di riforestazione (che riguarderà la zona attorno all'inceneritore, l'ex discarica, una striscia a ridosso di Malborghetto e un tratto di argine del Po a Francolino) scaturisce da un Accordo agroambientale che prevede l'accesso a quote di risorse finanziarie di derivazione comunitaria e regionale finalizzate alla produzione agricola compatibile e a minor impatto ambientale. I terreni riforestati resteranno vincolati a tale uso per quarant'anni. I nuovi boschetti sono destinati in poco tempo a ridisegnare i contorni del Parco Bassani; è un primo passo per ovviare alla monotonia delle sole coltivazioni estensive in un territorio dove comunque l'agricoltura resta la principale attività.