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A Palazzo Crema Ottavia Piccolo e Ivano Marescotti leggono Ludovico Ariosto

19-07-2002 / Giorno per giorno

Prenderà il via domenica 21 il ciclo di quattro lezioni magistrali proposte e organizzate dall'associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Ferraresi e dall'Istituto di Studi Rinascimentali, con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune. Le lezioni, incentrate sull'opera di Ludovico Ariosto e su temi legati alla vita di corte all'epoca di Alfonso I e Lucrezia Borgia, sono inserite nel programma delle celebrazioni lucreziane. Come spiegato da Gianni Venturi, direttore dell'Istituto di Studi Rinascimentali, "l'appuntamento di domenica ha per titolo "Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori…" e consiste in un racconto dell'Orlando Furioso elaborato da un importante studioso di Ariosto, il prof. Riccardo Bruscagli, e letto da due grandi attori come Ottavia Piccolo e Ivano Marescotti. Questa iniziativa rappresenta per noi il tentativo di riproporre l'antica usanza dei grandi letterati, come Ariosto e Boiardo, di intrattenere la corte con veri e propri racconti delle loro opere." L'iniziativa, inserita anche nel calendario di Estate a Ferrara 2002, si terrà a Palazzo Muzzarelli Crema (via Cairoli 11) alle 21,30, con ingresso gratuito. In caso di maltempo, la lettura si svolgerà nel Salone del Borgonuovo, sulla stessa via. Il secondo appuntamento è fissato per il 5 ottobre e prevede un concerto della corale Vittore Veneziani ispirato alle musiche di corte. La terza iniziativa si svolgerà, invece, il 23 gennaio e consisterà in una lezione del prof. Alessandro Ballarin, dell'Università di Padova, incentrata sulla pittura dell'epoca di Alfonso I. L'ultimo appuntamento è, infine, programmato per il 1° febbraio con una conversazione fra Elettra Testi e Gianni Venturi che ripercorreranno alcuni episodi della vita di Lucrezia alla corte Estense. "L'obiettivo di queste iniziative", ha sottolineato Venturi, "è quello di rendere accessibili al grande pubblico temi del nostro patrimonio letterario spesso considerati complessi e noiosi. La nostra speranza è proprio quella di riuscire a farli apprezzare al pubblico presentandoli e raccontandoli alla maniera usata dai loro stessi autori."