Ultimi aiuti ai profughi della ex Jugoslavia
29-08-2002 / Giorno per giorno
L'assessore ai Servizi alla persona sociali e sanitari Paola Castagnotto, insieme ad una delegazione dell'Udi, è in questi giorni in Bosnia per portare gli ultimi aiuti rimasti nel "Fondo di solidarietà per la ex Jugoslavia" ai profughi che erano ospitati nel campo di Ajdovscina dove, come si ricorderà, nel corso del conflitto balcanico il Comune aveva assunto una serie di iniziative di solidarietà. Molti delle famiglie ospiti del campo, o quello che restava di esse, sono espatriate, altre sono state spostate in varie parti del territorio a seguito degli accordi di Dayton, altre sono tornate nelle loro case d'origine. Molti hanno trovato le proprie abitazioni rase al suolo e faticosamente hanno cominciato a ricostruirle, ma mancano di tutto. Ora l'Udi è riuscita a rintracciare cinque famiglie ex ospiti del campo e le ha segnalate all'assessorato quali destinatarie di ciò che resta del Fondo. Sul posto saranno acquistati elettrodomestici per quattro famiglie e un computer per due fratelli di 16 e 13 anni al fine di fornire loro l'opportunità di maggiori sbocchi lavorativi. "La difficile situazione del dopoguerra - ha dichiarato l'assessore Castagnoto poco prima della partenza - richiede molta attenzione da parte di tutti. L'odio che è stato sparso a piene mani in quei territori temo possa avere dei ritorni in futuro. È compito, pertanto, della comunità internazionale, ma anche della società civile attraverso le sue forme organizzate compiere ogni sforzo per scongiurare un ritorno della violenza. Andiamo in Bosnia con l'intento di chiudere questo conto corrente aperto a suo tempo, ma non il conto con la solidarietà che ci vedrà sempre impegnati".