Mostra fotografica al Musarc sulla riqualificazione urbana in regione
23-09-2002 / Giorno per giorno
Conferenza stampa per la presentazione della mostra dal titolo "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna" allestita al Museo dell'Architettura Musarc. Erano presenti l'assessore all'Urbanistica Raffaele Atti, il responsabile del Servizio Pianificazione territoriale Antonio Barillari e l'arch. Alberto Guzzon. Farà tappa al Museo dell'Architettura di Ferrara dal 24 settembre al 13 ottobre prossimi la mostra fotografica itinerante intitolata "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna". La mostra comprende un centinaio di fotografie scattate nel 2001 da Gabriele Basilico in diverse città dell'Emilia Romagna con l'intento di documentare, per conto dell'Assessorato regionale alla Programmazione Territoriale, il paesaggio di aree, perlopiù periferiche, che in passato sono state teatro di importanti attività produttive ora abbandonate. Si tratta principalmente di aree industriali e ferroviarie, caserme, ospedali e carceri che saranno oggetto dell'opera di recupero prevista dalla Legge Regionale 19 del 1998 sulla riqualificazione urbana, a cui fa riferimento anche il titolo della mostra. La rassegna, già ospitata in diverse città della regione, comprende anche una decina di fotografie scattate tra Ferrara e Tresigallo che, secondo le parole dell'assessore Atti, "documentano con precisione la ricchezza delle nostre aree industriali offrendoci l'occasione per riflettere sull'importanza del loro recupero. Nella nostra città il processo di riqualificazione delle aree dismesse è già decollato sulla base di due accordi di programma approvati dal Consiglio Comunale nel luglio scorso ed entro fine anno ne verranno presentati altri due che andranno a completare il quadro di utilizzo dei fondi regionali a nostra disposizione." "Questa mostra" ha sottolineato poi l'ing. Barillari "rappresenta al tempo stesso un'importante operazione culturale e di marketing per la nostra città, poiché offre al grande pubblico la possibilità di apprezzare aree ed immobili del nostro patrimonio architettonico industriale di grande valore e solitamente poco conosciuti. In tal modo anche eventuali investitori esterni avranno l'occasione di conoscere le potenzialità del nostro territorio e di valutare l'opportunità di impegnare le loro risorse nell'opera di recupero."