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Pozzi e Cvm: "sono cinque e non dieci e non c'è alcun rischio per la salute"

02-10-2002 / Giorno per giorno

Si è svolta questa mattina nella Residenza Municipale una conferenza stampa, presenti tra gli altri gli assessori comunali Alessandro Bratti e Paola Castagnotto, il dirigente Arpa Dolves Fozzato, il responsabile del Dipartimento Sanità Pubblica Giuseppe Fersini e il presidente della Circoscrizione Zona Nord Loredano Ferrari, per fare il punto della situazione sull'inquinamento da CVM dei pozzi di prelevamento dell'acqua. "Occorre fare chiarezza sullo stato dei fatti - ha affermato l'assessore Alessandro Bratti - anche alla luce di quanto riportato dalla stampa locale. Dopo l'ordinanza di chiusura dei 5 pozzi nella zona di Pontelagoscuro, tutti nella fascia adiacente la ferrovia, in cui sono stati rilevati valori oltre la soglia prevista per legge, abbiamo finanziato sulla base della richiesta dell'Arpa l'esecuzione di indagini più approfondite nella zona eseguendo dei carotaggi e realizzando altri pozzi. Attualmente ci risultano solo questi 5 pozzi inquinati e non 10 come riportato da un quotidiano locale". "Abbiamo chiesto alla Circoscrizione Zona Nord - ha proseguito Bratti - di fornirci l'elenco aggiornato di tutti i pozzi di prelevamento di acqua dal sottosuolo della zona affinchè si possa procedere a una mappatura completa e dettagliata". Per il dirigente Arpa Delves Fozzato, gli aspetti che occorre tenere ben presenti sono la "valutazione della correttezza nella realizzazione tecnica dei pozzi esistenti e della 'caratterizzazione' del sottosuolo di tutto il sito, dati che potrebbero indicare una contaminazione determinata da vecchie discariche presenti in zona". Rassicurazioni e chiarimenti sull'aspetto sanitario sono state fornite dal responsabile del Dipartimento di Sanità Pubblica Giuseppe Fersini che ha escluso la presenza di CVM nell'acqua prelevata dall'Acosea nella zona di Pontelagoscuro vicina al fiume Po e che tutta la zona è costantemente monitorata attraverso esami di laboratorio periodici. Per quanto riguarda i pozzi presenti nella zona, compresi quelli oggetto dell'ordinanza, i tecnici hanno affermato che non vi sono rischi per la salute per l'utilizzo "non diretto" dell'acqua eventualmente contaminata da CVM poichè è una sostanza che si disperde nell'aria appena esce dai tubi. Anche se utilizzata, per esempio, per irrigare orti, si è riscontrato che il CVM non risulta essere poi presente nei prodotti. L'assessore Paola Castagnotto e il dirigente del Servizio Sanità del Comune Roberto Cassoli hanno tracciato cronologicamente le diverse tappe degli atti amministrativi che hanno portato all'ordinanza di chiusura cautelativa dei pozzi. Da entrambi e dal presidente circoscrizionale Loredano Ferrari è emerso come sia stata data la massima attenzione nei confronti della salute dei cittadini, con provvedimenti tempestivi e nel rispetto delle normative. In conclusione dell'incontro con la stampa l'assessore Bratti ha rivolto un appello agli organi di stampa che in questi giorni si sono occupati di questo caso affinchè "le notizie e le informazioni che vengono diffuse su temi così delicati siano verificate e consentano ai diretti interessati di poter spiegare ai lettori lo svolgimento dei fatti per non creare un clima di sfiducia fra istituzioni e cittadini o, peggio ancora, quello che in base agli elementi emersi fino ad oggi è un ingiustificato allarmismo".