Un concerto jazz in nome della solidarietà
10-10-2002 / Giorno per giorno
Conferenza stampa per la presentazione del Concerto di musica jazz per i bimbi del Tharaka Hospital. Erano presenti l'assessore ai Rapporti Internazionali Alessandra Chiappini, il dott. Giorgio Giaccaglia e la Sig.ra Marisa Putinati dell'Associazione Emiliano De Marco. Un concerto jazz con artisti di rilievo per un'opera di beneficenza. È quello che si terrà sabato 12 ottobre alle 21 al Ridotto del Teatro Comunale organizzato dall'Associazione Emiliano De Marco, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, per raccogliere fondi da destinare ad un progetto di lotta all'AIDS in Africa. Sul palco, accanto ai musicisti ferraresi Ares Tavolazzi e "Stuly" Manzoli, si esibiranno Matteo Raggi, Davide Brillante, Giancarlo Bianchetti e Roberto Giaccaglia. L'ingresso sarà ad offerta libera e i fondi raccolti verranno devoluti, in particolare, all'ospedale del distretto di Tharaka in Kenya la cui costruzione, voluta da medici ferraresi in collaborazione con l'Associazione IBO, sarà completata entro il 20 dicembre prossimo e consentirà l'avvio di un programma per la lotta alla trasmissione dell'AIDS tra madri e neonati. Nel presentare l'iniziativa, l'assessore Chiappini ha affermato che "l'Amministrazione Comunale è lieta di poter partecipare attivamente all'avventura della costruzione del Tharaka Hospital e spera di poter contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sui gravissimi problemi che affliggono questa martoriata zona dell'Africa. Di fronte, tra l'altro, ai non entusiasmanti risultati raggiunti dalle grandi agenzie internazionali per la solidarietà, la cooperazione decentrata di Associazioni come la "Emiliano De Marco" e l'Ibo assume una rilevanza ancora maggiore. L'AIDS rappresenta la più grande tragedia di questi anni su sfera mondiale ed è ormai chiaro a tutti che per poterla combattere occorre intervenire oltre che a livello medico, anche a livello sociale, in modo da eliminare le abitudini e i costumi che ne favoriscono la diffusione. In questa battaglia strutture come l'ospedale di Tharaka possono svolgere un ruolo fondamentale, ma naturalmente per il loro funzionamento sono necessari molti fondi da destinare non solo all'acquisto delle attrezzature, ma anche alla formazione del personale medico e paramedico locale". Giorgio Giaccaglia, principale promotore del progetto Tharaka, ha sottolineato "la straordinaria corrispondenza di intenti che si è instaurata con le Amministrazioni Comunale e Provinciale di Ferrara, per la realizzazione di questa campagna di raccolta fondi. Lo slogan che abbiamo voluto utilizzare per promuovere la campagna, "2 euro per un giorno di vita in più", fa riferimento al costo dei medicinali che ci servono ogni giorno in Kenya per curare una mamma e un bambino affetti da AIDS. Ma naturalmente per realizzare il nostro progetto, che ha già richiesto la spesa di un miliardo per la sola costruzione della struttura ospedaliera, occorrono molti altri fondi, sia per la gestione quotidiana dell'ospedale, che per la creazione degli alloggi per il personale. L'obiettivo che ci siamo posti è quello di portare avanti il programma fino a quando le autorità politiche e religiose locali non saranno in grado di assumerne la gestione".