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Risposta dell'assessore Paola Castagnotto sul tema delle barelle al S. Anna

12-10-2002 / Giorno per giorno

Nota dell'assessore ai Servizi alla persona, sociali e sanitari, Paola Castagnotto. In merito alla lettera apparsa su la Nuova Ferrara di ieri venerdì 11 ottobre, dal titolo "S. Anna, barelle ma non solo", desidero intervenire sulla sollecitazione della signora che ha posto la sua sofferta esperienza personale sul tema " barelle". Sui risvolti organizzativi e sul "trattamento relazionale" che la signora lamenta, spetta ai responsabili delle Unità Operative Ospedaliere ricostruire l'ordine degli eventi e le responsabilità. Il richiamo alle responsabilità istituzionali mi da l'opportunità di dire alcune cose. Condivido pienamente il fatto che sul tema "barelle" dobbiamo concentrare il forte impegno dell'Amministrazione Comunale insieme alle due Aziende Sanitarie. L'Azienda Ospedaliera deve migliorare tutte le risorse organizzative anche in questa fase di transizione prima che il nuovo Polo Ospedaliero possa dare soluzioni di spazio più idonee e moderne, però senza un'azione coordinata sul territorio e con i Presidi Ospedalieri della Provincia tutte le misure di intervento rischiano di essere solo tamponi all'emergenza e non programmazione organica. Per questo, da alcuni mesi l'Assessorato alla Sanità ha attivato un tavolo di lavoro sul tema "barelle" al quale partecipano tecnici e Responsabili Organizzativi delle due Aziende oltre ad una rappresentanza di Medici di Medicina Generale Ben sapendo che non è utilizzabile una soluzione "miracolistica" e che la soluzione dei problemi chiama in causa fattori complessi quali: disponibilità di spazi più idonei per organizzare le attività del Pronto Soccorso per funzioni distinte e con un'area destinata alle Osservazioni Brevi Intensive per quelle patologie che possono risolversi entro poche ore e non saturare i Reparti di degenza con il rischio di un ricovero in "barella"; l'aumento della Assistenza Domiciliare Integrata per limitare il ricorso all'Ospedale soprattutto per anziani e cronici; una condivisa campagna formativa e informativa con i Medici di Medicina Generale per" filtrare" l'uso improprio di ricorso al Pronto Soccorso. I medici stessi ci segnalano che spesso i cittadini arrivano al Pronto Soccorso senza passare dal proprio Medico o dal Medico della Continuità Assistenziale. Abbiamo studiato i diversi aspetti dei problemi che concorrono a generare emergenze, abbiamo valutato i tempi realistici e le proposte affrontabili con le Dirigenze delle due Aziende Sanitarie. Non potendo affrontare realisticamente l'aumento degli spazi a disposizione del Pronto Soccorso del S. Anna, credo possano essere praticabili alcune proposte operative in tempi brevi:  rendere agibili tutti i posti letto delle Unità Operative di Medicina Interna (notoriamente soggette al problema barelle) attualmente impegnate da altre specialità. Questa soluzione già condivisa, se ha bisogno di tempi di preparazione tecnica deve essere anticipata da tutte le soluzioni che la città e le sue strutture assistenziali può offrire per evitare di trovarci nel periodo invernale, più rischioso per gli anziani soggetti a ricoveri ricorrenti, con un'emergenza barelle quotidiana. Se in tempi brevi le Unità Operative di Medicina aumenteranno la disponibilità di posti, penso che alcuni posti letto vadano "riservati" al rischio di sovrannumero nei Reparti.  Consolidare l'esperienza già partita di " Dimissioni Protette", proposta dell'Unità Operativa di Geriatria, per anziani a rischio di ricoveri ricorrenti, come progetto interaziendale che metta in rete le risorse del territorio (Assistenza Domiciliare Integrata, Assistenza Domiciliare, Assistenti Sociali, Medici di Medicina Generale, Medici di Continuità Assistenziale) e le risorse ospedaliere (Geriatria). E' un modello di presa in carico dell'anziano sul quale stiamo costruendo la riprogettazione dell'assistenza agli anziani, senza dividere gli aspetti sociali da quelli sanitari.  Aumentare la rete dell'Assistenza Domiciliare Integrata per mantenere il più possibile a casa gli anziani.  Proporre la sperimentazione di un primo punto di Osservazione Breve Intensiva presso una Medicina di Gruppo della città. La esperienza associativa dei Medici di Medicina Generale sta aumentando e penso possa essere pronta per affrontare questa collaborazione integrata con l'Azienda USL e l'Azienda Ospedaliera.  Proporre alle due Aziende sanitarie la sottoscrizione di Protocolli per rendere più integrata la Azienda Ospedaliera S. Anna ai Presidi Ospedalieri del territorio provinciale, per evitare il ricorso al S. Anna quando gli Ospedali della Provincia possono ben assolvere il loro ruolo. In questa direzione vanno aumentate le collaborazioni importanti tra le due Aziende già partite (Dipartimento Cardiologico, Dipartimento Oncologico, consulenze chirurgiche,ecc…) Queste proposte hanno già avuto un primo momento di confronto con le due Aziende sanitarie. Dovranno essere meglio puntualizzate, anche con il nuovo Direttore Generale dell'USL, nei tempi e nelle forme di realizzazione, però penso possano rappresentare un passaggio di quel percorso difficile che va dall'emergenza alla normalità assistenziale. Un percorso che ha bisogno della collaborazione di tutte le responsabilità sanitarie e sociali. Un tavolo di lavoro è utile per poter seguire con continuità e con più proposte questo delicato tema. A questo dovere, soprattutto verso i cittadini, l'Amministrazione Comunale continuerà a dedicare impegno, senza rimandare al "dopo Cona" la soluzione di tutti i problemi.