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Ottocentomila gli spettatori del Ferrara Buskers Festival 2002

04-11-2002 / Giorno per giorno

Conferenza stampa per illustrare il bilancio finale della 15.a edizione del Ferrara Buskers Festival. Erano presenti l'assessore alle Politiche e Istituzioni Culturali Alberto Ronchi e i responsabili dell'associazione Ferrara Buskers Festival Stefano Bottoni e Luigi Russo. Il 15.° Ferrara Buskers Festival si presenta al tradizionale appuntamento del bilancio autunnale facendo parlare soprattutto i numeri: sono stati 800.000 gli spettatori del 2002 che hanno applaudito i 202 i gruppi musicali (in totale 669 artisti in rappresentanza di 27 nazioni) schierati sui 190.000 metri quadrati di area riservata per 2.312 ore di spettacolo (se i gruppi si fossero esibiti uno dopo l'altro avremmo avuto 96 giorni di spettacolo senza interruzione). Il pubblico della quindicesima edizione è stato poi al centro di un'indagine condotta da Agorà Consulting in collaborazione con l'Università di Bologna dalla quale emergono diversi dati interessanti che contribuiscono a delineare la fisionomia di questa manifestazione. Le 764 persone intervistate durante le giornate del festival provengono da 66 province italiane diverse e da 17 nazioni straniere. Le regioni italiane maggiormente rappresentate sono Emilia Romagna, Veneto, Lombardia. I visitatori stranieri sono il 4,58% contro il 2,80% dell'anno precedente. Ancora dai dati dell'indagine emerge che il pubblico che frequenta il festival ferrarese dei musicisti di strada è vario e di buona cultura con un 60% di diplomati e un 26% di laureati, formato da dirigenti, professionisti, imprenditori o artigiani (16%), da studenti (27%), da impiegati, quadri e insegnati (34%). "Crescono i visitatori stranieri - ha confermato Luigi Russo - e in generale cresce anche il numero delle persone che viene da più lontano e dichiara di fermarsi più a lungo in città; aumenta anche il numero di chi afferma che l'iniziativa si addice a Ferrara perché è una città tranquilla e ben organizzata; molti poi hanno dichiarato di non essere mai stati a Ferrara prima o di esserci stati solo in occasione di una precedente edizione del Festival". "Questi dati - ha sottolineato l'assessore Alberto Ronchi - confermano come il Buskers Festival sia oggi una vera e propria punta di diamante fra le nostre manifestazioni, che l'Amministrazione ha intenzione di sostenere appieno anche il prossimo anno. L'appuntamento con la musica di strada ha visto in questi ultimi anni un grosso sforzo dell'associazione impegnata sia ad arricchire le proposte artistiche sia a perfezionare la macchina organizzativa, per favorire al meglio l'impatto con la città. Una città che deve essere orgogliosa e partecipe di questa iniziativa, risorsa ormai importantissima anche dal punto di vista turistico per la sua capacità di veicolare un consistente flusso di visitatori italiani e stranieri." Il Ferrara Buskers Festival è insomma ormai radicato nella realtà ferrarese. Una conferma ulteriore viene dall'iniziativa intrapresa dalla Biblioteca Bassani che ha accolto nella sua sezione multimediale il materiale dell'Associazione realizzando e mettendo in rete il catalogo della produzione di videocassette, Cd, e tesi di laurea finora prodotti.