Immigrazione, la scuola dell'integrazione fra bilanci e progetti
27-11-2002 / Giorno per giorno
Tra il 2000 e oggi, a Ferrara, la presenza di cittadini e famiglie provenienti principalmente dal nord Africa e dall'est dell'Europa, è triplicata, benché il fenomeno dei flussi migratori abbia riguardato Ferrara solo in maniera marginale rispetto ad altre città dell'Emilia o del nord-est dell'Italia. In termini assoluti, in effetti, i valori restano ancora piuttosto modesti. In provincia sono appena un migliaio (584 maschi e 444 femmine) gli alunni stranieri che frequentano le aule scolastiche, dalle materne alle superiori. Ma la tendenza è alla crescita e l'amministrazione comunale sempre più avverte la necessità di potenziare la propria capacità di fornire risposte concrete e immediate ai bisogni di integrazione e di mediazione culturale posti dai nuovi concittadini, in particolare da quelli in età di formazione. Un bilancio degli interventi realizzati e un'anticipazione di quelli progettati sarà illustrato in un convegno in programma venerdì 29 novembre, con inizio alle 9, nella sala Imbarcadero del Castello Estense. L'iniziativa rappresenta l'atto conclusivo di una serie di approfondimenti che ha visto collaborare Comune, Provincia, Centro servizi amministrativi e istituti scolastici autonomi, sotto il coordinamento organizzativo dell'assessorato comunale al Diritto allo studio e il centro comunale di promozione della comunicazione Promeco. Temi e obiettivi del convegno-seminario "La scuola a/ha più voci: per una cultura dell'intercultura", dedicato al mondo della scuola ferrarese di ogni ordine e grado, sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dagli assessori comunali Alfredo Valente e Alessandra Chiappini, dalla dirigente del servizio istruzione e formazione del Comune Loredana Bondi e dagli operatori che hanno raccolto ed elaborato il materiale della ricerca in ambito scolastico. Ad alcuni anni dall'avvio delle esperienze di mediazione linguistico-culturale e di educazione interculturale nelle scuole ferraresi e a fronte delle nuove presenze di bambini e ragazzi stranieri nelle nostre realtà scolastiche territoriali, si è ritenuto opportuno focalizzare e analizzare le esperienze fin qui condotte, valutando i confini del lavoro di mediazione e chiarendo le motivazioni profonde della necessità di introdurre e diffondere la presenza di operatori della comunicazione interculturale nelle scuole. L'appuntamento di venerdì offre agli operatori scolastici e a quanti lavorano per l'integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie, un ulteriore spazio di dialogo e confronto, e un'occasione per affinare consapevolezze e rielaborare gli strumenti teorici e pratici per intervenire al meglio.