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In arrivo il vigile di quartiere e quello a cavallo

25-01-2003 / Giorno per giorno

Il 2003, per la polizia municipale di Ferrara, sarà l'anno del vigile di quartiere, dell'intensificazione dei controlli ambientali, dei pattugliamenti a cavallo dei parchi. Saranno, inoltre, acquisite e introdotte nuove risorse tecnologiche e verrà aumento l'organico. Il comandante del corpo di Polizia municipale, Carlo Di Palma, presentando stamani, nell'aula del Consiglio comunale (in occasione della festa annuale del corpo), la relazione di attività del 2002, ha anticipato alcune delle più rilevanti novità attese nei prossimi mesi. [Il testo integrale della relazione è in internet, nel sito del Comune di Ferrara, all'indirizzo. http://ww2.comune.fe.it/comuneinforma/dettaglio.asp?IDComunicato=1167&&page= Il sindaco Gaetano Sateriale ha riconosciuto l'eccezionalità dell'anno trascorso, per volume di attività svolta e impegni di riorganizzazione assunti dalla polizia municipale. "Gli effetti si stanno già apprezzando - ha notato il sindaco - i rapporti fra cittadini e operatori di polizia appaiono notevolemente migliorati". "Ora - ha proseguito Sateriale - mi attendo una maggiore collaborazione con i nostri uffici, in particolare da parte dei vigili di quartiere che saranno antenne sensibili e attente ai problemi del territorio". Lo stesso concetto è stato ripreso dall'assessore Vainer Merighi. "La Polizia municipale sempre più dovrà integrarsi al sistema di controllo territoriale, proponendosi come interlocutore privilegiato delle forze di polizia di Stato e referente fondamentale per il cittadino. In tal modo si riconfermerà risorsa fondamentale nel sistema della sicurezza". Sul tema della sicurezza, in particolare di quella stradale, si è espresso il sindaco Sateriale, affermando che è necessario affrontare la questione al di fuori delle spinte emotive e superando l'atteggiamento diffuso - ma sbagliato - che porta a considerare "fatalità" la tragedia delle vittime delle strade. ". Non possiamo permetterci di assuefarci. Abbiamo il dovere di fare qualcosa in più: partiamo dall'analisi dei dati, consideriamo le aree, i fattori e le variabili di rischio. Mettiamo insieme queste informazioni e cerchiamo di ricavarne indicazioni utili per riorientare norme e comportamenti".