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La Sipro contribuirà alla riqualificazione del polo chimico

28-01-2003 / Giorno per giorno

Un supporto tecnico d'eccezione per la qualificazione ambientale e il rilancio economico delle aziende chimiche ferraresi. E' quello su cui potrà contare l'amministrazione comunale grazie alla convenzione con la Sipro (Agenzia Provinciale di Sviluppo), approvata oggi dalla giunta. In base all'accordo, che resterà valido fino al 30 giugno prossimo, l'agenzia si impegna a fornire la propria assistenza tecnica, in termini di risorse umane e di struttura, per il controllo sull'applicazione dell'accordo di programma volto alla riqualificazione del polo chimico di Ferrara e sottoscritto nel maggio 2001 da Comune, Provincia, Regione, parti sociali e aziende insediate nell'area. Gli obiettivi principali dell'accordo prevedono, oltre al sostegno all'inserimento di nuove attività industriali, anche il rafforzamento delle strutture che possono garantire lo sviluppo dell'attività chimica in un'ottica di compatibilità ambientale. Compito della Sipro sarà, dunque, quello di verificare lo stato di avanzamento degli impegni sottoscritti e di effettuare una valutazione degli scenari di attuazione dell'accordo alla luce di alcuni importanti mutamenti in atto all'interno del polo chimico. In particolare, i tecnici dell'agenzia prenderanno parte al gruppo ristretto costituitosi nell'ambito dell'osservatorio provinciale sulla chimica e incaricato della ricognizione sullo stato di applicazione dell'accordo, reperendo per tale attività materiali e documentazioni utili e realizzando incontri mirati con referenti di imprese e istituzioni. Nell'ambito della propria attività di assistenza la Sipro dovrà occuparsi, inoltre, della ricostruzione del quadro di contesto esterno all'intesa, ovverosia dovrà creare un quadro di relazioni con soggetti che pur non avendo sottoscritto l'accordo possono, in maniera più o meno diretta, contribuire al raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti. L'agenzia dovrà, infine, verificare lo stato dell'arte in merito ai bilanci e alle certificazioni ambientali programmati dalle singole aziende e dovrà verificare la fattibilità della trasformazione dell'area del petrolchimico in zona ecologicamente attrezzata ai sensi della normativa regionale.