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Un anno di iniziative e mostre all'Ariostea per il 250° anniversario

12-02-2003 / Giorno per giorno

Mostre, esposizioni, giornate di studi: si prospetta denso di iniziative il programma messo a punto dalla biblioteca Ariostea per celebrare i 250 anni della propria storia. Lo spirito è nelle parole di Enrico Spinelli, dirigente del servizio Biblioteche e Archivio storico del Comune di Ferrara: "Partire dal passato, ma con in animo progetti per l'immediato futuro, mirati alla continuità e alla crescita, a disposizione della città", ha detto nel corso della conferenza stampa che si è svolta al teatro Anatomico, per illustrare le proposte inserite nella cornice del 250° anniversario dell'apertura al pubblico della "Pubblica Biblioteca" (intitolata poi "Ariostea", in onore di Ludovico Ariosto) che ci si appresta a festeggiare quest'anno, già a partire dal 14 febbraio con un appuntamento dedicato a Claudio Varese. La raccolta organizzata di testi, in realtà, ha origini più lontane, ma è nel 1753 che la biblioteca civica ferrarese venne aperta al pubblico, offrendo alla lettura e alla ricerca i pochi residui volumi della biblioteca Estense (la devoluzione modenese aveva ovviamente impoverito l'intera città del suo patrimonio librario), di provenienza universitaria o donata dai privati (sempre molto generosi anche in tempi successivi) e quindi prevalentemente di argomento giuridico o canonico. Già all'epoca la sede era la stessa di oggi, anche se limitata a una parte dell'antico palazzo estense del Paradiso (condiviso fra il XVIII il XX secolo con l'ateneo). Dall'epoca in cui fu voluta e organizzata sono trascorsi 250 anni di servizio bibliotecario dedicato al libro, alla sua conservazione e diffusione nel pieno rispetto del patrimonio e gli innumerevoli cambiamenti e le trasformazioni apportate dalla società e dal tempo fanno oggi dell'Ariostea il centro di un sistema di servizio articolato sull'intero territorio. Dopo il primo appuntamento in onore di Claudio Varese, intellettuale lucido e appassionato, recentemente scomparso, legato da affetto a Ferrara ove visse e insegnò stringendo saldi legami di amicizia con intellettuali come Giuseppe Dessì, Giorgio Bassani e Mario Pinna, seguirà una serie di iniziative che abbracciano il lungo periodo: dalla mostra nella sala Ariosto dei cimeli di maggior rilevanza del periodo compreso fra il XIII e il XX secolo, all'esposizione a Casa dell'Ariosto, a metà novembre, dedicata a Corrado Govoni e al suo laboratorio poetico, senza tralasciare altre attività di valorizzazione dedicate ai fondi librari di particolare importanza come il "Caretti", al patrimonio artistico della Biblioteca (la Quadreria dei cardinali legati di Ferrara in versione web). La realizzazione delle iniziative legate a questa ricorrenza è inoltre affidata al servizio bibliotecario inteso nel suo complesso, vale a dire ad un sistema che annovera oltre l'Ariostea, la nuova e moderna biblioteca Bassani di Barco (che festeggerà al contempo il suo primo anno di attività), le biblioteche decentrate Rodari, Porotto, San Giorgio e l'Archivio Storico. Si cercherà inoltre la collaborazione e l'apporto delle associazioni culturali cittadine (chiedendo loro di convogliare attenzione, forza e capacità di mobilitazione sulle tematiche che riguardano il libro e la biblioteca), degli "Amici della Biblioteca Ariostea", dell'Università, del Conservatorio di musica, degli enti e istituti culturali ferraresi, con l'obiettivo di delineare insieme un progetto organico e strutturato delle biblioteche e dell'Archivio storico nella città, per il prossimo futuro.