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Il vigile di quartiere a Ferrara adotta il "taccuino di segnalazione"

12-02-2003 / Giorno per giorno

Taccuino di segnalazione, torcia elettrica, kit di pronto soccorso, distintivo speciale: sono alcune delle dotazioni del nuovo vigile di quartiere che a Ferrara, da lunedì 17 febbraio, percorrerà le strade delle otto circoscrizioni cittadine, circa 400 chilometri quadrati entro i quali vivono 132mila persone. Il modello è quello del "bobby" inglese, una figura, quindi, che contrasta l'idea del vigile intento a fare contravvenzioni e rappresenta un punto di riferimento importante per il cittadino. "Abbiamo messo a punto un progetto innovativo a livello nazionale", ha affermato, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore alla Polizia municipale, Vainer Merighi. "L'obiettivo è contrastare la sensazione di insicurezza, sia quando è determinata da fenomeni di microcriminalità (nel nostro territorio fortunatamente ancora circoscritti) sia quando discende da percezioni soggettive. Anche in questo caso la presenza costante di una figura di riferimento a tutela dell'ordine pubblico, al quale rivolgersi con fiducia, può avere un ruolo importante". E' stato il comandante della Polizia municipale, Carlo Di Palma, a illustrare nel dettaglio ruolo e funzioni dei venticinque vigili di quartiere che da lunedì prenderanno ufficialmente servizio, proseguendo una sperimentazione avviata nei mesi scorsi. L'elemento di maggiore interesse appare il "taccuino di segnalazione" dal quale il vigile non staccherà i foglietti gialli delle contravvenzioni, ma la copia del verbale diligentemente redatto sulla base delle comunicazioni ricevute dai cittadini. Una ricevuta numerata andrà a chi ha effettuato la segnalazione, consentendo così all'interessato di contattare la centrale e avere in qualunque momento notizia dei provvedimenti eventualmente assunti a seguito della sua rilevazione. Si sta inoltre perfezionando il progetto "Pm point", che prevede la creazione di un ufficio mobile attrezzato a presidio delle zone più a rischio e colonnine di videosorveglianza, telecontrollo e telechiamata che metteranno in contatto diretto cittadini e turisti con la centrale operativa. Il vigile avrà in dotazione anche un telefono cellulare integrato a un sistema telefonico che, gestito dalla centrale che dovrebbe essere acquisita entro l'anno, consentirà un contatto diretto con il vigile di zona. Il vigile si coordinerà nella sua azione con il poliziotto e il carabiniere di quartiere del quale è previsto nei prossimi mesi l'entrata in servizio anche a Ferrara. Il sistema di pattugliamento si baserà su mappe del rischio costantemente aggiornate. Il sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale, ha segnalato un ulteriore elemento di interesse. "Ci aspettiamo che il vigile di quartiere sia anche un antenna della pubblica amministrazione, capace di raccogliere le segnalazioni di disagio che arrivano dai cittadini e non sempre trovano adeguato ascolto".