Laboratori artistici per l'Anno dei giovani: uno " Sguardo attrezzato" per scoprire nuove forme di racconto
14-02-2003 / Giorno per giorno
Un viaggio della memoria, una ricerca di nuove modalità di raccontare, affascinando ed emozionando. Lunedì 17 febbraio alle 15, alla sala Estense in piazza Municipale, si terrà l'incontro di presentazione e di coordinamento del progetto "Lo sguardo attrezzato", con l'attivazione di laboratori sulle arti e lo spettacolo, per la creatività giovanile del territorio, promosso dall'assessorato alle Politiche per i giovani, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche e istituzioni culturali, in occasione di Ferrara 2003: "Anno dei giovani". All'incontro parteciperanno i maestri, gli assistenti, il gruppo di progetto e gli allievi iscritti, che rappresentano non solo il territorio ferrarese ma tante differenti realtà regionali. La presenza di tante differenti soggettività realizza già di per sé uno degli obiettivi individuati nella formulazione del progetto: oltre ad articolare attività di ricerca, sperimentazione, orientamento e approfondimento nei vari linguaggi (dalle arti visive alla danza e alla narrazione), quello di offrire la possibilità di confrontare le diverse esperienze e metterle a disposizione per la costruzione di un evento di qualità per la città, sintesi della sensibilità di giovani della città stessa, ma non solo. Dopo un primo momento di presentazione comune, alle 16 gli allievi si divideranno in tre gruppi di lavoro per i rispettivi approfondimenti: gli iscritti al laboratorio su movimento e danza contemporanea rimarranno nella sala Estense, quelli interessati alla scrittura e narrazione teatrale si recheranno al teatro Anatomico della biblioteca Ariostea, in via delle Scienze, 17, i partecipanti al laboratorio sulle arti visive e allestimento scenico verranno ospitati nella sala Attività espositive dell'istituto d'arte Dosso Dossi, in via Bersaglieri del Po, 25. I laboratori avranno come linea conduttrice e punto di riferimento il grande tema del viaggio: viaggio di conoscenza o di perdita di sé, viaggio di abbandono così come viaggio di conoscenza, di fuga, di speranza, viaggio d'amore. I maestri, gli assistenti, gli allievi, saranno essi stessi "viaggiatori", portando con sé frammenti di oggetti, di immagini, di racconti, di gesti, contaminandoli e reinventandoli per una narrazione poetica in cui il pubblico / visitatore / ospite si possa un giorno riconoscere e rivendicandone l'appartenenza. Questa presentazione che pone il tema e la sfida dei grandi narratori di oggi può di diritto essere riconosciuta come prima tappa, dunque come "appunto di viaggio numero zero". Altre ne seguiranno.