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Sateriale: "Un Prg basato sul 'bene collettivo', che sappia tenere conto anche degli interessi particolari"

07-03-2003 / Giorno per giorno

"Parlo con la logica di un amministratore artigiano che usa i migliori utensili a disposizione e magari ne inventa qualcuno di nuovo" ha detto il sindaco Gaetano Sateriale, concludendo il convegno "L'interesse pubblico come principio ordinatore del governo del territorio" che si è svolto alla facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara. "Ferrara ha ottenuto riconoscimenti nazionali e significative attestazioni della propria capacità di governo, per esempio nel settore ambientale, dove siamo all'avanguardia per gli strumenti di certificazione che abbiamo saputo affinare". "Analoga capacità dobbiamo dimostrare - ha sostenuto Sateriale - nell'elaborazione del nostro nuovo piano regolatore che dovrà inverare la capacità di realizzare quello che definiamo 'bene collettivo'". Al riguardo il sindaco ha esortato a evitare alcuni "facili errori: ridurre l'interesse generali agli interessi dei più forti; assecondare una logica duale secondo la quale compiere scelte significherebbe annullare le ragioni connesse alle opzioni alternative a quelle individuate come prioritarie". In questo senso Sateriale ha ricordato che "la città è la somma di una molteplicità di aspetti, interessi e funzioni". Una città è fatta di spazi, di luoghi: per la cura della salute, per il tempo libero, per l'arricchimento culturale... e deve offrire ai cittadini l'opportunità di viverla e percorrerla, anche in termini reali di mobilità. La qualità del governo si misura nella capacità di "garantire, accanto agli interessi che si sono individuati come 'generali' anche gli interessi 'particolari', che non vanno trattati in termini di 'riserva indiana', ma devono godere di spazi di dispiegamento e di sviluppo". Per riuscirci occorre "evitare un imbroglio: quello che ci fa credere di dover dividere e distribuire fette di un'ipotetica torta che in realtà non esiste. Non è una quantità 'finita' che dobbiamo ripartire, ma bisogna ragionare in una logica di sviluppo di risorse, anche per sottrarsi al rischio di scatenare logiche di difesa". Esemplificando il concetto e calandolo nella realtà della discussione relativa al piano regolatore, il sindaco Sateriale ha spiegato che "sviluppare le risorse non significa necessariamente proiettarsi in una dimensione di incremento, ma può voler dire gestire l'esistente progettando sue positive modificazioni e trasformazioni".