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Documento della giunta: la guerra, un attacco all'Onu e al diritto internazionale

21-03-2003 / Giorno per giorno

La giunta comunale di Ferrara, riunita questa mattina in convocazione straordinaria, ha approvato il seguente documento relativo alla guerra in Iraq "A seguito dell'attacco statunitense in Iraq, il Sindaco e la Giunta esprimono profonda amarezza e preoccupazione per l'avvio di un conflitto che rischia di avere conseguenze devastanti per i paesi direttamente coinvolti e per gli equilibri mondiali. Ritengono che dalla dinamica assunta dagli eventi, l'Onu e i diritti internazionali risultino gravemente e pericolosamente impoveriti nel loro significato e nelle funzioni. Nella persuasione che la dittatura di Saddam Hussein sia una delle più sanguinarie e feroci, ribadiscono la convinzione che questa guerra non possa essere strumento efficace a dirimere le controversie in campo, né a contrastare il terrorismo internazionale, e che su di essa si inneschino pericolosissime dinamiche destinate a creare nuove ragioni di dissidio e a rinvigorire tradizionali e vecchie spaccature, ostilità, rancori politici e culturali. Esprimono profondo apprezzamento per il lavoro e gli sforzi compiuti dal Papa a favore della pace. Si uniscono all'appello di Giovanni Paolo II e chiedono ai responsabili dei Paesi in guerra di riconsiderare le opportunità di una soluzione alternativa a quella delle armi, che consenta di porre fine alla sanguinosa dittatura in Iraq e garantisca un riassetto degli equilibri in Medio Oriente rispettosi dei diritti e delle esigenze dei popoli coinvolti e della correttezza dei rapporti internazionali, sotto la guida dell'Onu, quale centro della governabilità mondiale. Si appellano altresì alle Istituzioni Europee affinché si prodighino per superare quanto prima l'attuale fase di difficoltà a esprimere in politica estera un atteggiamento unitario e coerente con il ruolo fondamentale che l'Unione Europea va acquisendo negli equilibri mondiali. Esprimono adesione alle manifestazioni, in via d'attuazione in questi giorni da parte di istituzioni e le associazioni che sostengono la pace, contro il proseguimento della guerra, tese a sostenere la pace quale diritto fondamentale delle persone e dei popoli. Si impegnano a condividere con forza ogni forma di contrasto al terrorismo che si fondi sulla promozione della cultura dei diritti individuali e internazionali, dell'equità economica, della democrazia internazionale, dello sviluppo sostenibile. Invitano i cittadini all'impegno costante a favore della pace, ciascuno secondo le proprie convinzioni culturali, convinti dell'importanza e dell'efficacia di azioni individuali finalizzate a grandi obiettivi condivisi".