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Alloggi per anziani, un progetto e due obiettivi: integrazione sociale e riqualificazione urbana

31-03-2003 / Giorno per giorno

Settantacinque nuovi alloggi per anziani. "La casa è spesso un luogo di segregazione per le persone non più completamente autosufficienti - ha osservato Paola Castagnotto, assessore ai Servizi alla persona del Comune di Ferrara -. Per questo abbiamo avviato un progetto che si sintetizza nell'idea di non subire l'invecchiamento nei termini di una disabilità inevitabile. Concretamente abbiamo individuato alcune differenti situazioni abitative, centrali rispetto al contesto urbano, e abbiamo previsto soluzioni di abitabilità che consentano la massima accessibilità e il reale abbattimento delle barriere architettoniche". I quattro interventi di edilizia residenziale pubblica e messi a punto da Comune e Acer sono stati presentati stamani, in conferenza stampa. "Sono tasselli importanti che si inseriscono in un complessivo disegno di riqualificazione urbana" ha notato Raffaele Atti, assessore comunale all'Urbanistica. In corso Isonzo i lavori di costruzione di 18 alloggi sono già iniziati: il finanziamento è di 1.684.000 euro, la conclusione dei lavori "è prevista per la prossima primavera", ha dichiarato il presidente di Acer ; in via Putinati, dopo l'abbattimento di due edifici fatiscenti ("Questo è un atto di coraggio - ha commentato il sindaco Gaetano Sateriale - All'estero demolire è la norma, da noi no") entro tredici mesi il cantiere avvierà i lavori per l'edificazione di 19 nuovi nuclei abitativi, con un costo di 2.324.000 euro già finanziato. Due sono i progetti che riguardano il quartiere Barco, uno in via delle Sirene, con 18 alloggi che costeranno 2.074.000 euro già finanziati, l'altro per 20 alloggi in via Bentivoglio. In quest'ultimo caso, il finanziamento non sarà fornito da Comune e Regione: trattandosi di un intervento particolarmente innovativo è stato segnalato (in via esclusiva per la Provincia di Ferrara) al ministero delle Infrastrutture per ottenere la copertura dei costi a livello statale. Il sindaco Sateriale ha definito il progetto "un intervento esemplare nel quale la politica assistenziale si integra in un disegno di recupero dei nuclei urbani, rendendo il soggetto assistito protagonista dell'azione in una prospettiva che ribalta le vecchie logiche che viceversa tendevano a ghettizzare gli assistiti". Delle qualità intrinseche ai singoli progetti ha parlato l'architetto Marco Cenacchi. L'assessore Castagnotto, citando la necessità di una "cultura di governo dell'invecchiamento", ha evidenziato alcuni aspetti rilevanti di quello che "è insieme un'azione di riqualificazione urbana ed edilizia e di integrazione sociale". Fra questi, il "portierato sociale", cioè l'affido della cura dei caseggiati a una figura di riferimento socio-assitenziale, con un ruolo di referente per gli inquilini e per i servizi comunali". Nei 75 alloggi, che saranno destinati all'affitto, "secondo criteri di assegnazione basati sulla massima trasparenza", si sperimenterà anche la 'pet-terpay', "perché è pure attraverso il rapporto e l'accudimento degli animali (il proprio animale, non quello per definizione molesto del vicino!) o la cura del verde (ci saranno aree coltivabili, balconi e giardini pensili) e la condivisione con gli altri di un progetto comune che si stimola un'attiva partecipazione alla vita sociale".