Nella qualità di vita per bambini e bambine Ferrara è terza a livello nazionale
11-04-2003 / Giorno per giorno
I bambini come 'indicatori' della qualità urbana, le esigenze e i bisogni dell'infanzia come parametri per la promozione di uno sviluppo sostenibile attraverso la quotidiana azione amministrativa. Mercoledì 9 aprile l'onorevole Roberto Tortoli, sottosegretario di stato al ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, ha consegnato al vicesindaco Tiziano Tagliani la targa e l'attestato al Comune di Ferrara per il terzo premio ottenuto grazie al miglior progetto per una 'città sostenibile delle bambine e dei bambini'. Per il 2001, nella quarta edizione del premio annuale istituito dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, Ferrara si è collocata al terzo posto dopo Torino e Genova e il premio è stato ritirato dal vicesindaco Tagliani, accompagnato dalla dirigente Paola Poggipollini e dalla responsabile di Città Bambina, Annarosa Fava. I 25.822 euro assegnati al Comune di Ferrara saranno utilizzati per completare alcune attività progettate da Città Bambina nella circoscrizione di Pontelagoscuro (arredo area verde di casa Lea) e nella circoscrizione di Porotto (arredo area verde scuola elementare e riprogettazione di percorsi sicuri). Proprio grazie alle attività di Città Bambina, Ferrara, negli anni, ha conquistato primi posti tra le città che continuano ad investire con impegno e forza per attivare e garantire progetti mirati a ripensare e a riprogettare una città sempre più sostenibile per i suoi abitanti, grandi e piccoli. I progetti e le iniziative di Città Bambina, accolte dall'amministrazione comunale di Ferrara per il miglioramento della qualità della vita dei bambini, in particolare in ambiente urbano, si sono sviluppati attorno a tre grandi aree che vedono protagonisti i cittadini - bambini nei loro diversi ambienti di vita: area ambientale, area culturale, area socio - istituzionale. Una città più vivibile è quella in cui il bambino è un termine di paragone del benessere collettivo, dov'è favorito l'intreccio e lo scambio fra generazioni, attraverso una serie di progetti che vogliono sostenere, attivare e svolgere azioni positive nella promozione dei diritti dell'infanzia, dell'adolescenza e delle famiglie. Tutte le attività fanno parte di un'esigenza più ampia che coinvolge i bambini e gli adolescenti nella costruzione delle politiche pubbliche per renderli non solo utenti, ma cittadini partecipi della progettazione e della gestione della loro "Polis". Perchè la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti sia trasversale all'intera azione amministrativa, tutti i progetti sono pensati e attivati con la collaborazione dei vari settori dell'amministrazione comunale. Ciò significa creare una pubblica amministrazione sempre più sensibile, in grado di ascoltare i bisogni dei giovani, di lavorare in modo integrato ed intersettoriale e sviluppare una cultura della responsabilità in rapporto alla cosa pubblica.