Ad Anacleto Angelini, ex emigrante a capo di un impero finanziario, conferito il premio Città di Ferrara
14-05-2003 / Giorno per giorno
Una storia straordinaria, quella di Anacleto Angelini: partito da Ferrara nel 1948 con un modesto prestito come unica risorsa, è da anni considerato l'uomo più ricco del Cile e per la rivista americana Forbes uno dei più ricchi dell'America latina con un patrimonio personale valutato in 1.100 milioni di dollari. Ad Anacleto Angelini, classe 1914, ferrarese purosangue ma vero e proprio "magnate" del Cile, è stato conferito il premio Città di Ferrara che il Comune attribuisce a concittadini che hanno operato con efficacia all'estero. La cerimonia per l'attribuzione del riconoscimento si è svolta nel pomeriggio odierno al Ridotto del teatro Comunale. Analcleto Angelini non ha potuto presenziare alla consegna del premio, che è stato ritirato in sua vece dal nipote Roberto Angelini, giunto appositamente dal Cile. Alla consegna erano presenti l'ambasciatore cileno in Italia, il sindaco Gaetano Sateriale e l'assessore comunale ai Rapporti internazionali Alessandra Chiappini Dal suo arrivo a Santiago, a metà del secolo scorso, Anacleto Angelini ha avviato con fortuna la sua attività imprenditoriale che si esplica oggi in numerosissimi ambiti d'intervento, un vero e proprio "impero" costruito tassello dopo tassello. Descriverne i vari passi è un po' come delineare lo sviluppo del Cile negli ultimi cinquant'anni, del quale l'emigrato ferrarese è stato uno degli indiscussi protagonisti. Dagli esordi nel settore delle vernici, dell'edilizia, delle risorse forestali, dell'agro-industriale, fino alla grande espansione nei settori petrolifero, minerario, ittico, della finanza, dell'industria metalmeccanica, dell'elettricità, dei servizi. Non ci sono limiti alla sua intraprendenza imprenditoriale. Intraprendenza che va però di pari passo con i suoi molti atti di solidarietà: fra questi i contributi alla Fundacion Juan Pablo II della chiesa cilena e alla fundacion Andes, che fornisce borse di studio ai giovani bisognosi. Anacleto Angelini (la cui famiglia vive tuttora, in parte, a Ferrara) ha sposato Martita Noseda Zambra, figlia di italiani, e ha sempre voluto mantenere la cittadinanza italiana.