Lo statuto del Comune è da oggi in vigore. Savini: "E la nostra Costituzione"
16-05-2003 / Giorno per giorno
E' da oggi in vigore il nuovo statuto del Comune di Ferrara. "E' una data importante e significativa per la città - commenta Romeo Savini, presidente del Consiglio comunale. Lo statuto rappresenta la 'costituzione' dell'ente locale. In epoca medievale veniva scolpito su pietra e sul lato delle cattedrale ne abbiamo ancora testimonianza. Oggi è semplicemente stampato, ma il suo rilievo non è minore di quello di un tempo: è la legge con la quale i cittadini intendoNO organizzare la loro partecipazioni alla gestione della cosa pubblica". Il presidente del Consiglio comunale sottolinea con soddisfazione il fatto che l'approvazione sia avvenuta all'unanimità. "Significa che tutti i rappresentanti dei cittadini si riconoscono in questo testo di garanzia che possiamo attenderci verrà rispettato, quindi, nel suo spirito e nei suoi principi ispiratori e non solamente nei suoi aspetti prescrittivi". Savini segnala quelli che considera i più significativi elementi di novità rispetto al passato. "Prima di tutto abbiamo recepito la logica di maggiore autonomia che discende dalla riforma del titolo quinto della Costituzione e provveduto agli adeguamenti di legge al testo unico 267/02 sull'ordinamento degli enti locali. Poi, grazie anche alla preziosa collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara, siamo riusciti ad ampliare e rendere più semplici le forme di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, per esempio riducendo al tre per cento del numero degli iscritti nelle liste elettorali la soglie necessaria per richiedere la convocazione di un referendum che potrà essere abrogativo, ma anche consultivo". Il presidente spiega come nello statuto trovino incoraggiamento le attività di volontariato e quelle associative "secondo uno spirito di sussidiarietà verticale e orizzontale che favorisce la partecipazione dei cittadini alle iniziative di pubblica utilità". Sempre nella direzione di rinsaldare il rapporto fra pubblica amministrazione e società civile e di prevedere forme di cogestione delle risorse si inquadra l'opportunità prevista dallo statuto di gestire servizi pubblici locali attraverso la partecipazione di società di diritto privato accanto al soggetto istituzionale. Al riguardo abbiamo previsto la nomina di commissioni di controllo, necessariamente presiedute da un rappresentante della minoranza consiliare, che garantiscano che il processo di esternalizzazione dei servizi non produca negativi effetti in termini di qualità, costi, modalità di gestione". Infine Savini, per quanto riguarda le Circoscrizioni, sottolinea l'introduzione del principio di "sfiducia costruttiva" come passaggio obbligato per richiedere le dimissioni del presidente: una cautela che impedisce il verificarsi di situazioni di ingovernabilità nelle sedi del decentramento cittadino. Ora che lo statuto è in vigore dovrà essere approvato il regolamento attuativo. La commissione che se ne occuperà, presieduta dal presidente Romeo Savini, è già convocata per giovedì 29 maggio. "I lavori procederanno in base alle priorità di volta in volta individuate. All'ordine del giorno della prima seduta c'è l'esame delle modalità di costituzione della commissione che eserciterà il controllo sulle aziende speciali".