Ferrara premia Lutte, angelo custode dei ragazzi di strada
29-05-2003 / Giorno per giorno
Un assegno da diecimila dollari per i ragazzi di strada del Guatemala. E' a loro beneficio che Gerard Lutte, da anni impegnato nella difesa dei giovani emarginati, utilizzerà il premio consegnatogli dall'associazione gruppo Ferrara - Terzo mondo, con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Giunto alla sua settima edizione, il Premio città di Ferrara per i diritti umani si propone come un riconoscimento, non soltanto economico, per chi ha saputo distinguersi a livello internazionale nella ricerca della pace e nella difesa dei diritti civili. Dopo essere stato assegnato, nel corso degli anni passati, a personalità del calibro del premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù e del padre della finanza etica Muhammad Yunus, il premio 2003 verrà consegnato questa sera, nella cornice di Casa Cini, al professore di origine belga che da oltre dieci anni si batte per la difesa dei giovani disagiati di Città del Guatemala. Docente di psicologia all'Università La Sapienza di Roma, Gerard Lutte ha cominciato la sua "avventura" nel '93, grazie all'incontro con due educatori di strada guatemaltechi giunti in Italia per cercare sostegno nella conduzione di una ricerca. Un genere di incontro dal quale, come affermato dallo stesso Lutte, "è difficile uscire indenni". Durante la conferenza stampa di questa mattina, il professore ha infatti raccontato come i giovani emarginati di quel paese lo abbiano pian piano conquistato "con la loro delicatezza di sentimenti, conservata malgrado le tante violenze e i soprusi subiti fin da bambini". Diversi sono i progetti che Lutte ha messo in campo in questi anni insieme con i suoi studenti e collaboratori per offrire sostegno psicologico, oltre che materiale, ai ragazzi di strada guatemaltechi, riuscendo sempre a ottenere importanti conquiste, nonostante le innumerevoli difficoltà. "I risultati che si riescono a raggiungere in una situazione di quel genere" ha raccontato Lutte, "sono sempre fragili e transitori, basta una retata della polizia o un assalto degli squadroni della morte per distruggere il lavoro di mesi". Nel ringraziare il gruppo Ferrara - Terzo mondo che ogni anno porta nella nostra città personalità internazionali di grande spicco, l'assessore Tiziano Tagliani ha ricordato come "Ferrara sia da tempo impegnata in operazioni che puntano ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui gravi problemi legati al disequilibrio mondiale, mostrandosi sempre disponibile alla solidarietà e allo scambio con altre culture. Molto infatti hanno da insegnarci le società meno opulente della nostra, soprattutto in termini di riconoscimento dell'importanza della vita e di attaccamento a valori non materiali".