Campagna contro il fumo passivo
04-06-2003 / Giorno per giorno
Già sessanta i locali ferraresi che hanno messo al bando la sigaretta Una sigaretta spenta in un posacenere è il logo che renderà riconoscibili i locali ferraresi "smoke free". Già sessanta sono le pizzerie, i ristoranti e le trattorie della nostra città che hanno aderito alla campagna contro il fumo passivo lanciata dall'Amministrazione comunale e dall'Azienda Usl in attesa che entri in vigore il divieto di fumare nei locali pubblici. A partire, infatti, dalla metà del prossimo anno la possibilità di mangiare e trascorrere una serata in compagnia respirando aria pulita non sarà più soltanto un sogno, anche se quattordici locali cittadini hanno deciso di precorrere i tempi adottando fin da ora il divieto di fumo all'interno dei propri ambienti, mentre altri quarantasei dispongono già di sale riservate ai non fumatori. Riconoscere questi ristoranti sarà facilissimo. Sulla porta d'ingresso saranno infatti applicati gli adesivi con il logo della sigaretta spenta e la scritta "Locale senza fumo" oppure "Sala senza fumo". Come illustrato da Elena Buccoliero di Promeco, durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, "il lavoro da noi svolto è stato semplicemente quello di registrare una scelta già compiuta dai gestori dei diversi locali, organizzando poi una serie di azioni per far conoscere a tutti i ferraresi i luoghi in cui è possibile cenare senza dover per forza respirare il fumo altrui". "Il fatto che la legge non sia ancora entrata in vigore - ha poi sottolineato l'assessore Alessandra Chiappini - rende ancora più ammirevole la decisione adottata da questi ristoratori che non hanno esitato a schierarsi a favore dei diritti dei non fumatori in una delle città italiane a più alta diffusione di tabagismo". "Questa campagna - ha infine rimarcato l'assessore Aldo Modonesi - rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla strada intrapresa dall'Amministrazione a difesa della salute pubblica e si pone come un'ottima base di partenza per allargare ulteriormente il numero dei locali senza fumo". A fine anno si prevede infatti di contattare nuovamente i 60-70 ristoranti che al momento non hanno aderito all'iniziativa, per verificare la loro eventuale volontà di aggiungersi a quelli già identificati come "smoke free". Questi ultimi, invece, saranno interpellati per esaminare gli effetti prodotti dall'iniziativa sui flussi di clientela. Entro la metà del prossimo anno si prevede inoltre di contattare anche gli altri tipi di locali e luoghi di aggregazione presenti sul territorio, quali pub, enoteche e bar.