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martedì, 29 luglio 2025.

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Una stele nel cimitero ebraico, omaggio di Ferrara a Giorgio Bassani

03-10-2003 / Giorno per giorno

Nel nome di Giorgio Bassani, Ferrara ha riaffermato la propria antica vocazione all'integrazione e alla convivenza fra religioni e culture. Allo scrittore ferrarese la città ha oggi dedicato il parco urbano - addizione verde che si trova a nord della cinta muraria e una stele in bronzo (primo monumento funebre civile in Italia ad essere posto in un cimitero ebraico) che ne celebra la memoria. La stele funebre realizzata da Arnaldo Pomodoro, per volere dell'Amministrazione comunale, contribuisce ad arricchire di nuovo fascino e suggestione il luogo del riposo dello scrittore ferrarese. Posizionata nel prato del cimitero, secondo le linee del progetto di Piero Sartogo, il cippo funebre contiene una serie di segni emblematici che, stando alle parole dell'autore, "formano una pagina scritta con tutte le connesse significazioni culturali del racconto, del pensiero, dell'esperienza e della memoria". Stamani, in occasione della presentazione dell'opera alla quale hanno partecipato la moglie e i figli di Giorgio Bassani e numerose autorità è stata ricordata la figura dello scrittore e il valore del suo rapporto con Ferrara. "L'Amministrazione comunale - ha dichiarato nel corso della celebrazione il sindaco Gaetano Sateriale - ha ritenuto giusto ricordare la figura di Giorgio Bassani con un'opera, come quella di Pomodoro, che giunge ad arricchire ulteriormente uno dei luoghi più affascinanti della nostra città, da sempre meta di pellegrinaggio per chi ama rivivere le atmosfere degli scritti bassaniani. La nostra collettività deve molto a questo grande scrittore, non soltanto per le opere che ci ha lasciato, ma anche perché gran parte dell'identità ferrarese, in cui noi tutti ci riconosciamo e veniamo riconosciuti fuori dalle mura cittadine, è stata costruita proprio dalla sua penna". In apertura di cerimonia, l'assessore alle Politiche e istituzioni culturali Alberto Ronchi ha voluto ringraziare, a nome dell'intera Amministrazione comunale, tutti coloro che hanno contribuito all'iniziativa dedicata allo scrittore ferrarese, da Pomodoro a Sartogo, dai figli Paola ed Enrico Bassani, a Ferrara Arte e ai rappresentanti della Comunità ebraica di Ferrara. Nell'esprimere la gratitudine della sua famiglia verso la città di Ferrara, Paola Bassani ha sottolineato l'importanza del rapporto d'affetto che continua a mantenersi integro tra la città stessa e lo scrittore, anche dopo la sua scomparsa. "Questo monumento - ha proseguito la figlia dello scrittore - è la prova di quanto il messaggio di mio padre sia stato recepito e accolto dai suoi concittadini e dall'intero Paese e di come la volontà di continuare a rispondere a questo messaggio permanga in chi lo ha amato". Altre parole in ricordo di Bassani sono state pronunciate dal rabbino Luciano Caro e dal vice presidente della Comunità ebraica ferrarese Geri Bonfiglioli, che ne hanno richiamato, accanto alle grandi doti di scrittore, anche la straordinaria personalità.