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I ferraresi e lo sport: pubblicato il primo bilancio sociale delle attività motorie

17-11-2003 / Giorno per giorno

Un ferrarese su tre pratica sport in maniera regolare appoggiandosi al sistema dell'associazionismo cittadino e un ulteriore 36% lo fa in modo non organizzato. Il ritratto del mondo sportivo ferrarese dipinto dall'assessorato allo Sport nel "Bilancio sociale 2002 delle attività motorie" evidenzia un'elevata presenza nella nostra città di sportivi "fai-da-te", ovvero di persone che preferiscono organizzare autonomamente il proprio tempo da dedicare al movimento. D'altro canto, il panorama dell'associazionismo ferrarese appare eccessivamente frammentato a causa di un'ampia presenza di gruppi e organizzazioni di piccole dimensioni (324 in tutto, una ogni 509 abitanti). Redatto per la prima volta nell'ambito dei progetti di contabilità sociale dell'Amministrazione, il bilancio delle politiche sportive è stato presentato stamani alla stampa dall'assessore Alessandro Bratti, che ha chiarito come "obiettivo di questo genere di rendicontazione sia quello di dare trasparenza all'attività comunale nei suoi vari ambiti di intervento, offrendo la possibilità a cittadini e amministratori di verificarne l'efficacia". Al momento, oltre a questo, in Italia sono stati realizzati soltanto altri due bilanci sociali dello sport e il documento ferrarese verrà utilizzato sia dalla Regione Emilia Romagna che dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, come esempio di prassi positiva da presentare ad altre città. "Con questo primo bilancio - ha proseguito il dirigente del servizio Sport e giovani Carlo Benassi - abbiamo voluto tracciare un quadro del sistema sport a Ferrara e chiarire quali sono le funzioni che competono al Comune in questo campo. Quattro in particolare sono le missioni che fanno capo all'Amministrazione: garantire a tutti il diritto di praticare attività sportive, offrire risposte alla domanda di movimento fornendo spazi e strutture, garantire pari opportunità a tutti i cittadini per lo svolgimento delle attività motorie e ricreative e sostenere l'azione dell'associazionismo locale". Per quanto riguarda la spesa comunale nel settore sportivo, la maggior parte delle risorse viene utilizzata per la gestione degli impianti e per il sostegno all'associazionismo. Su quest'ultima voce, in particolare, si concentra una quantità di contributi molto più elevata rispetto a quella erogata da altri Comuni, a conseguenza della notevole polverizzazione del tessuto associativo. Diversi tuttavia sono anche gli interventi nel campo dell'impiantistica programmati entro la fine della legislatura e giunti ormai ad un'avanzata fase di realizzazione, come il progetto di ristrutturazione del palazzo delle Palestre e quello per la creazione di un nuovo impianto per la ginnastica. A buon punto sono inoltre le attività di confronto con i vari soggetti cittadini per la creazione di una nuova piscina, che consenta di rispondere a quella che, in ambito sportivo, rappresenta l'esigenza maggiormente avvertita nel nostro territorio.