No alle barriere architettoniche, è questa la città del futuro
27-11-2003 / Giorno per giorno
L'ideale è una città per tutti, una città in cui i servizi siano concepiti e utilizzati dal maggior numero possibile di persone. Sui temi della progettazione accessibile e dell'eliminazione delle barriere architettoniche si è dibattuto al seminario concluso oggi alla biblioteca Bassani, cui hanno partecipato progettisti e tecnici di amministrazioni pubbliche, liberi professionisti che si occupano di edilizia, architettura, trasporti, mobilità e traffico. Durante le quattro giornate di studio, promosse dall'Amministrazione comunale e Provinciale di Ferrara con la collaborazione del Cfp Città del Ragazzo e condotto dal Cerpa (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell'Accessibilità), i tecnici si sono confrontati sugli aspetti legislativi e sulle proposte operative riguardanti i temi dell'accessibilità nei settori dell'edilizia pubblica e privata, arredo urbano, beni ambientali e culturali, sicurezza, trasporti. Tra gli obiettivi del seminario, quello di fornire conoscenze per acquisire una 'buona prassi' metodologica nella progettazione, rivolta non solo alle persone disabili o alle persone più deboli, ma all'uomo nelle sue mutevoli condizioni, fermo restando che le barriere architettoniche riducono le possibilità di vita autonoma negli spostamenti, nell'accesso ai negozi, ai servizi e in generale nella gestione della quotidianità. Il seminario, accanto al confronto teorico, ha proposto una parte esperienziale vissuta all'interno della città: i partecipanti hanno percorso il centro storico in carrozzina oppure hanno indossato occhiali speciali per simulare un deficit visivo, provando la condizione di non autonomia, di dipendenza (dagli altri e dalle condizioni ambientali) che spesso devono affrontare persone in situazioni di disabilità.