"Fusione di Agea con Hera solo se il controllo resta pubblico". Il sindaco puntualizza le condizioni per discutere l'ipotesi di integrazione
09-12-2003 / Giorno per giorno
"Le condizioni che poniamo per dare corso all'ipotesi di fusione fra Agea ed Hera sono due", ha puntualizzato il sindaco Gaetano Sateriale rispondendo ai giornalisti, in occasione dell'incontro con la stampa che si è tenuto oggi nella sede di Agea a conclusione delle operazioni di sottoscrizione del contratto di vendita di una quota minoritaria di azioni della 'multiservices' ferrarese e del patto parasociale. "La prima condizione - ha detto il sindaco - è che le società che erogano i servizi pubblici locali devono restare a maggioranza pubblica, la seconda è che i sistemi territoriali di governo devono esercitare il controllo sulla gestione e sulla qualità dei servizi resi all'utenza. L'ipotesi formulata nel piano industriale di Hera è interessante e siamo disponibili a discuterla: si parla di acquisizione e non di acquisto e questo significa che presupposti e prospettive vanno concertati". Il vicesindaco Tiziano Tagliani ha spiegato che, proceduralmente, "la proposta di integrazione per fusione prevede un meccanismo di concambio azionario con Hera" e che gli eventuali scenari operativi andranno approfonditi nel confronto con i soci del gruppo bolognese.