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Premio Biagio Rossetti: esposti al Musarc i progetti dei giovani architetti

15-12-2003 / Giorno per giorno

"La montagna magica": un titolo originale per un tema altrettanto singolare, quale quello del riutilizzo di una cava dismessa. E' la tesi di laurea in progettazione architettonica di Riccardo Miselli che si è aggiudicata il premio "Biagio Rossetti 2003" assegnato dal Musarc di Ferrara. La consegna del riconoscimento, una gratifica in denaro di mille euro, avverrà domani (16 dicembre) alle 17,30, negli spazi museali di via XX Settembre, in occasione dell'inaugurazione della mostra, cura dI Luca Guerrini, che raccoglie i diciassette lavori in concorso. Giunto alla sua terza edizione, il premio promosso dal Musarc si propone di riunire le migliori tesi di laurea delle diverse facoltà di Architettura italiane, utilizzando una formula che delega alle scuole stesse la scelta del lavoro più meritevole fra quelli realizzati dai propri studenti nell'anno accademico precedente. I progetti pervenuti vengono poi esaminati e confrontati da una commissione giudicatrice nominata dal museo, che stabilisce l'assegnazione del riconoscimento. Nel presentare l'iniziativa alla stampa, il presidente del Musarc Nico Ventura ha chiarito che "obiettivo della manifestazione è quello di alimentare il dibattito attorno ad un ambito di attività, come quello della progettazione architettonica, che solitamente non riscuote grande interesse da parte dei mezzi di comunicazione. L'intento del premio è dunque quello di rilanciare il dialogo e il confronto sia all'interno delle facoltà, sia a livello nazionale con l'analisi comparata". Molti sono stati i temi trattati dalle tesi presentate al concorso nell'ambito di questi tre anni. In diversi casi gli studenti si sono orientati verso la riscoperta di settori di lavoro rimasti un po' in ombra nel corso di quest'ultimo periodo, quale ad esempio il restauro degli edifici ecclesiastici. Mentre in altre occasioni si sono spinti ad esplorare nuove sfere di intervento, come nel caso della tesi vincitrice di questa edizione, proveniente dalla facoltà di Architettura di Genova, che ha affrontato l'insolito e complesso tema del recupero di una cava in disuso. Accanto al lavoro risultato vincitore, presto consultabile sul nuovo sito del museo (www.comune.fe.it/musarc), la giuria ha deciso segnalare con particolare rilievo anche le tesi giunte dal Politecnico di Bari, dalla facoltà di Architettura di Napoli Federico II e dall'Università di Palermo. "Il successo conquistato da questa iniziativa nel corso delle tre edizioni - ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Raffaele Atti - è ampiamente testimoniato dalla partecipazione di tutte le facoltà di Architettura del paese che hanno concluso almeno un corso quinquennale di studi. Si tratta di un'esperienza di notevole rilievo, tanto più se si pensa che proviene da quello che resta tuttora l'unico museo nazionale d'architettura in Italia". La mostra resterà aperta fino al 1° febbraio, tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.