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Un corpo civile europeo per dare forza alla pace

08-01-2004 / Giorno per giorno

Da sempre sensibile ai temi della pace e della concordia tra i popoli, Ferrara si fa ora promotrice di un'idea che pone questi concetti come elementi qualificanti della politica estera comunitaria con la proposta di creare un Corpo civile di pace europeo. Presentato per la prima volta nel 1995 dal deputato al parlamento europeo Alex Langer, il progetto per la formazione di questo nuovo strumento di politica internazionale sarà oggetto di un convegno pubblico in programma per sabato 10 gennaio (alle 15,30) a palazzo Bonacossi. Un incontro con il quale Comune e Provincia intendono rispettare l'impegno assunto in occasione dell'edizione 2003 dell'Onu dei Popoli, di sostenere e alimentare il dibattito attorno a questo tema, per diffonderne la conoscenza e approfondire i problemi legati alla sua attuazione pratica. Organizzato in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, a partire da un'iniziativa di Cristiana Fioravanti, il convegno ha per titolo "Dalla prevenzione dei conflitti ai corpi civili di pace" e offrirà, tra l'altro, l'occasione per fare un bilancio del semestre italiano di presidenza europea, in riferimento ai temi della politica estera. Tra i relatori è prevista la partecipazione di diversi esponenti del mondo politico nazionale ed europeo, tra cui Dario Franceschini, Monica Frassoni, Silvana Pisa, Daniele Lugli e Alessandro Rossi. Ad aprire l'incontro saranno il sindaco Gaetano Sateriale e il presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua, mentre gli assessori Alessandra Chiappini e Sergio Golinelli presiederanno i lavori in rappresentanza delle rispettive Amministrazioni. Davide Berruti, coordinatore nazionale dell'Associazione per la pace, svolgerà il ruolo di moderatore. Nel presentare l'iniziativa alla stampa, l'assessore Chiappini ha ripercorso le tappe che hanno condotto alla definizione del progetto per un Corpo civile di pace europeo, definendo questa nuova forza, per ora solo ipotizzata, come "un esercito pacifico di civili, professionalmente preparati per svolgere operazioni di peace keeping o peace building, sottraendo tali compiti ai militari. L'idea di Langer a cui Ferrara offre il proprio appoggio - ha proseguito l'assessore - si fonda sulla convinzione che le azioni di prevenzione dei conflitti e di mantenimento o ripristino della pace possano essere svolte in maniera più efficace da soggetti civili e con metodi diversi da quelli militari". Sperimentata con varie modalità e in diverse parti del mondo da numerose organizzazioni non governative, di recente l'esperienza dei corpi civili è stata presa nuovamente in considerazione in ambito comunitario, con la decisione dell'Ue, nel settembre scorso, di avviare uno studio di fattibilità sulla costituzione di un corpo europeo. In sede di discussione per la Convenzione europea, i corpi civili sono stati invece valutati solo come strumenti per l'erogazione di aiuti umanitari, mentre secondo l'idea iniziale, promossa anche dalle istituzioni ferraresi e ricordata dall'assessore Chiappini, "essi dovrebbero avere compiti molto più ampi e dovrebbero divenire strumenti qualificanti della politica di difesa europea".