BIBLIOTECA ARIOSTEA - Conversazione etno-antropologica giovedì 25 novembre alle 16,30
I revival neomedievali
23-11-2010 / Giorno per giorno
Saranno i 'revival neomedievali' il tema della nuova conversazione a sfondo etno-antropologico in programma giovedì 25 novembre, alle 16.30, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L'appuntamento inserito nel ciclo 'Il presente remoto' sarà come di consueto curato da Roberto Roda del Centro di Documentazione storica - Centro Etnografico ferrarese, che parlerà di 'Medioevi post-apocalittici prossimi venturi fra letteratura, immaginari mediatici, controculture giovanili e moda'.
LE SCHEDE a cura degli organizzatori:
Revival neomedievali.
I medioevi post-apocalittici prossimi venturi nell'immaginario contemporaneo fra letteratura, mass-media, controculture giovanili e moda
Una divertente conversazione-indagine dedicata ai revival neomedievali che stanno scompaginando il nostro immaginario contemporaneo in un processo osmotico che, investendo arte, mass-media, industria della moda, letteratura d'evasione, controculture giovanili, finisce per calare nel presente futuribili tecno-medioevi post-apocalittici. Come sempre ogni fuga nel futuro ha radici nel passato: paradossalmente in questo caso le fondamenta, nonostante le apparenze, non vanno individuate tanto e solo nell'età di mezzo, nell'epoca delle grandi cattedrali, della cavalleria, delle crociate, ma inaspettatamente nella assai più vicina età del vapore e della rivoluzione industriale: l'Ottocento.
Ciclo di conversazioni "Il presente remoto"
Le mode e le tendenze culturali, indotte o cavalcate dai media, sembrano a volte definire una contemporaneità senza passato, senza radici. Siamo immersi in un presente che fatica a dichiarare i propri legami con quanto e quanti ci hanno preceduto. In realtà i legami col passato e con tradizioni anche remote sono, spesso senza nostra precisa consapevolezza, ben presenti e configurano fenomeni di vero e proprio "revival" nella società odierna. Viene proposto un viaggio divertente nella dimensione etno-antropologica, che è anche un invito alla lettura, per capire fra le altre cose, come draghi, cavalieri, streghe, fate, donne serpenti e vampiri abbiano travalicato i secoli riuscendo a ripopolare anche il nostro immaginario contemporaneo. Anche la produzione artistica odierna se indagata con occhio antropologico può aiutarci a comprendere i meccanismi culturali con cui la tradizione viene ri-attualizzata. Per questo durante gli incontri è prevista la partecipazione, in qualità di ospiti d'onore, di artisti e creativi contemporanei, la cui produzione visiva risulta attinente agli argomenti oggetto di conversazione.
Il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 9 dicembre e sarà dedicato a 'Dino Buzzati e la cultura popolare: poema a fumetti'