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In diminuzione a Ferrara le morti per infarto. Il sindaco: un esempio di buona sanità

22-01-2004 / Giorno per giorno

Se hai dolori al petto, senso di affaticamento al cuore, insomma se hai il sospetto di essere stato colpito da infarto non indugiare un solo momento: rivolgiti immediatamente al 118. Già in ambulanza sarà possibile effettuare un elettrocardiogramma per verificare le condizioni. In caso di necessità, alla clinica di Cardiologia dell'arcispedale Sant'Anna c'è uno staff di emodinamisti in grado di effettuare un'angioplastica primaria 24 ore su 24, una tecnica che ha portato in città alla riduzione dal 6 al 4,2% della mortalità per infarto. Il messaggio, lanciato dal professor Roberto Ferrari, responsabile dell'unità operativa di Cardiologia del Sant'Anna è stato raccolto e veicolato alla città dal sindaco Gaetano Sateriale che, nella conferenza stampa svolta oggi nelle residenza municipale, ha voluto rimarcare i positivi effetti in termini sociali di questa attività di eccellenza. "E' un esempio significativo di quello che intendiamo per qualificazione della sanità a Ferrara. Significativo per i brillanti risultati conseguiti ed emblematico per il modello di organizzazione che c'è dietro: dimostra che l'aumento della qualità di norma non può corrispondere a una diffusione territoriale dei servizi, perché la 'diluizione' delle risorse e delle competenze finisce per ridurre l'efficacia delle prestazioni rese. Bisogna quindi convincersi che il modello corretto da seguire è quello che prevede la concentrazione delle risorse e il parallelo potenziamento della rete di accesso, affinché le prestazioni, 'pur centralizzate', siano fruibili da tutti". A livello nazionale l'infarto e le malattie cardiovascolari causano il 55% dei decessi. Ogni settimana, in Italia, in media muoiono per cardiopatie 420 persone. Semplificando il concetto, in caso di infarto il cuore smette di funzionare per l'occlusione di una o più arterie che in condizioni normali lo alimentano irrorandolo di sangue. "Quel che avviene - ha spiegato il professor Ferrari - può essere immaginato come un blocco autostradale dovuto a un restringimento di carreggiata (il "trombo") e a un successivo ammassamento di veicoli (i globuli) che bloccano la circolazione". La terapia di angioplastica primaria prevede l'utilizzo di una sonda e consente di "ripulire" l'arteria ostruita a infarto in corso. A Ferrara l'intervento si effettua con disponibilità a ciclo continuato, 24 ore su 24, dal febbraio scorso. I pazienti trattati nel 2003 sono stati 147 su 250 casi di infarto; per l'anno in corso si prevede un significativo incremento. Alberto Mandini e Ermes Carlini, rispettivamente direttore sanitario e direttore di presidio medico dell'azienda ospedaliera, hanno sottolineato la necessità della strettissima collaborazione con il 118 e la creazione di un dipartimento interaziendale con l'Asl come primo passo verso la creazione di una rete provinciale. Il responsabile dell'emodinamica, Giovanni Percocco, ha richiamato le norme di prudenza per la prevenzione delle malattie cardiovascolari: evitare il fumo, svolgere attività fisica, mantenere il peso forma, alimentarsi correttamente e sottoporsi periodicamente a controlli medici specialistici.