Laboratori d'arte per lo spettacolo, dalla canapa al teatro nuovi spazi d'espressione per la creatività femminile
28-01-2004 / Giorno per giorno
Un percorso a ritroso per ricostruire e narrare con i linguaggi del teatro il patrimonio di memoria legato agli anni della lavorazione della canapa. Sarà un'indagine sulla cultura del lavoro nel nostro territorio il punto di partenza delle attività creative della nuova edizione dello "Sguardo attrezzato", i laboratori sulle arti per lo spettacolo coordinati da Antonio Utili e promossi dagli assessorati alle Pari opportunità, alle Politiche per i giovani e alle Istituzioni culturali. Pensati in continuità con i temi dell'Anno della donna, i laboratori del progetto "Tessere o non essere?" saranno aperti ad allieve che abbiano compiuto i diciotto anni e senza limiti massimi d'età. L'intenzione è infatti quella di creare gruppi di lavoro eterogenei, che favoriscano lo scambio e la contaminazione fra generazioni diverse. Dopo un primo incontro di presentazione pubblica del progetto, fissato per venerdì 20 febbraio alla sala Estense (alle 15,30), le attività avranno inizio nel mese di marzo, proseguendo con due incontri settimanali fino alla fine di giugno. Il tutto naturalmente in preparazione dell'evento finale, con cui le allieve presenteranno alla città la loro particolare lettura della memoria del territorio. A condurre le attività di ricerca e creazione saranno professionisti che hanno maturato esperienze significative nel campo dei linguaggi artistici. Roberta Gandolfi e Tommaso Correale Santacroce si occuperanno in particolare di "Indagine creativa del territorio, ricerca etnografica, narrativa e drammaturgia", accompagnando le allieve in un percorso di studio diretto sul campo e attraverso il patrimonio etnografico, per poi costruire un testo drammaturgico incentrato sul mondo della canapa. A Germana Giannini e Sandra Passarello sarà invece affidato il percorso dal titolo "La voce, il canto, il corpo", un'indagine sui canti di lavoro nel territorio ferrarese, attraverso la quale le partecipanti saranno condotte alla ricerca di nuova consapevolezza e familiarità con il proprio corpo e la propria voce. "Lo spazio, il costume, il trucco, l'attrezzeria di scena" è infine il titolo del laboratorio condotto dallo stesso Antonio Utili insieme ad Angela Buono. L'universo femminile sarà ancora una volta protagonista, offrendo spunti per un lavoro sul costume e sul decoro, che condurrà alla costruzione di macchine sceniche e frammenti di allestimento teatrale. Nel ringraziare i diversi professionisti che hanno accettato di collaborare alla costruzione del progetto, l'assessore alle Pari opportunità Paola Castagnotto ha sottolineato "la rilevanza di questo percorso di memoria e narrazione incentrato su uno dei momenti costitutivi della cultura del nostro territorio, quello della lavorazione della canapa. Un momento da raccontare utilizzando forme di comunicazione odierne, senza tralasciare il fatto che la canapa sta vivendo, proprio in questi anni, una fase di riscoperta che ne ha esaltato le qualità di prodotto naturale". Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro il 14 febbraio utilizzando gli appositi moduli di iscrizione che saranno presto disponibili in tutti gli sportelli informativi della città, oltre che sui siti internet EraEva (www.comune.fe.it/eraeva), Occhiaperti (www.occhiaperti.net) e Informagiovani (www.comune.fe.it/giovani). Per qualsiasi informazioni è possibile contattare direttamente Antonio Utili al numero telefonico 0532 418307 o all'indirizzo utili.progetti@comune.fe.it.