Welfare, fiscalità locale, sviluppo sostenibile: i sindacati approvano gli indirizzi del bilancio comunale
13-02-2004 / Giorno per giorno
La politica tariffaria e fiscale, la qualità del welfare locale e quella dello sviluppo sostenibile sono stati i principali temi oggetto del confronto che ha visto impegnate Amministrazione comunale e segreterie provinciali confederali Cgil-Cisl-Uil (unitamente alle categorie provinciali del sindacato pensionati e del pubblico impiego), nella fase di determinazione della manovra di bilancio 2004. A seguito di tali verifiche è stato oggi sottoscritto un verbale congiunto di incontro. Le organizzazioni sindacali hanno valutato positivamente lo sforzo compiuto dal Comune di Ferrara nel non aumentare il carico fiscale per i propri cittadini, rafforzando nel contempo gli investimenti finalizzati allo stato sociale e allo sviluppo sostenibile. L'apprezzamento si inserisce in un complessivo quadro di giudizio, condiviso fra le parti, che hanno stimato negativamente i contenuti della legge Finanziaria, in considerazione della conferma di una tendenza alla riduzione, talora drastica, delle risorse destinate dallo Stato centrale alla spesa sociale e del contemporaneo blocco al processo di autonomia finanziaria per gli enti locali. In questo contesto si inserisce l'approvazione alla decisione del Comune di non applicare il condono edilizio, ritenuto strumento che pregiudica il rispetto dell'ambiente e dell'equilibrio urbanistico del territorio e pratica lesiva dei principi di correttezza e del patto di fiducia che regola il rapporto fra cittadini e sistema tributario. In tema di politica fiscale, la giunta comunale ha ribadito l'impegno a mantenere fermi il controllo e la lotta ai fenomeni di evasione ed elusione. Il Comune ha anche definito "tassello importante" per garantire una prassi di equità fiscale l'assunzione dello strumento Isee come sistema che consente di determinare, nell'accesso ai servizi, condizioni di compartecipazione alla spesa commisurate alla reale condizione economica del nucleo familiare. Mentre il Governo impone tagli penalizzanti all'assistenza, alla sanità, al fondo sociale per la casa, alla scuola, all'università, i sindacati hanno preso atto con soddisfazione che l'Amministrazione comunale non attuerà alcun ridimensionamento della spesa sociale, in particolare indirizzata a favore della popolazione anziana, dell'infanzia, dell'integrazione dei cittadini-lavoratori extracomunitari. In questa direzione saranno attuate politiche volte all'inserimento sociale dei soggetti in condizione di disagio, verranno sperimentati programmi di integrazione per contrastare le varie forme di povertà, realizzati interventi socio sanitari e assistenziali concepiti a sostegno dei soggetti deboli: minori, anziani, emarginati, non autosufficienti, disabili. Per il 2004 è stato istituito un "fondo welfare locale", con una disponibilità di cinquecentomila euro da utilizzare per emergenze abitative e per altri eventuali interventi assistenziali straordinari. Su questo stesso versante di politiche abitative, il Comune si impegna alla valorizzazione e riqualificazione del proprio patrimonio di edilizia residenziale. Inoltre non sarà aumentato l'Ici. In tema di sviluppo gli investimenti saranno orientati a favorire la competitività del sistema produttivo locale in un'ottica di sostenibilità e di rispetto ambientale e volti alla promozione dell'occupazione, della tutela e della sicurezza del lavoro.