Con una mostra e un convegno itinerante biblioteca Ariostea e Università ricordano l'anniversario della nascita di Vincenzo Monti
18-02-2004 / Giorno per giorno
Individualità importante nella storia della letteratura europea, fulcro culturale del tempo in cui visse, oggi la figura di Vincenzo Monti, a 250 anni dalla nascita, è oggetto di studi e tema di dibattito. A lui Ferrara dedica la mostra che aprirà venerdì 20 febbraio alla biblioteca comunale Ariostea dal titolo "Vincenzo Monti nella memoria di Ferrara" curata da Alessandra Farinelli e Luigi Pepe, mentre nella stessa giornata l'aula Magna dell'Università ospiterà la seconda giornata di un convegno itinerante di carattere nazionale affrontando il tema "Monti e la cultura emiliano romagnola". Le due iniziative rappresentano i momenti ferraresi inseriti nella vasta cornice delle "Celebrazioni del 250° anniversario della nascita di Vincenzo Monti" poste sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica. Le iniziative coinvolgono i maggiori studiosi di letteratura dell'epoca oggi esistenti e coinvolgeranno le istituzioni culturali e le università delle città nelle quali il poeta visse o esercitò la sua attività. Dopo la prima giornata del convegno in programma domani 19 febbraio ad Alfonsine (dove è già stata aperta anche una mostra a Casa Monti), seguiranno Ferrara (20 febbraio), quindi Ravenna (21 febbraio), Forlì (12-13-marzo), Milano (27 maggio) e nel 2005 Milano e Roma. Nato nel 1754 ad Alfonsine, dal 1771 al 1778 Vincenzo Monti frequentò l'università ferrarese. Furono questi gli anni che lo legarono strettamente alla città grazie anche agli intensi studi che egli compì sulle opere dell'Ariosto e del Tasso. Un legame (per Monti Ferrara era la sua patria acquisita per averlo allevato nella poesia) che ha consentito nel tempo alla biblioteca cittadina e poi all'Amministrazione comunale di accedere direttamente alla sua produzione e di poter oggi proporre l'importante mostra bibliografica. Essa rappresenta una piccola storia dell'editoria montiana (circa 128 pezzi) con prime edizioni delle opere del poeta, lettere e brani autografi insieme a una collezione di cimeli a lui appartenuti: un secretaire, un calamaio di terracotta, un crocefisso. Nell'ambito dell'esposizione sarà inoltre visibile il cuore del poeta, l'unico resto mortale ancora conservato in quanto le sue ossa sono andate disperse nel cimitero milanese. "Questa esposizione - ha ricordato il dirigente della biblioteca Enrico Spinelli presente alla conferenza stampa insieme ai curatori della mostra - aggiunge un altro importante elemento al giubileo dell'Ariostea nella cui cornice ben si collocano le celebrazioni della nascita di Vincenzo Monti. Le due date (di nascita per il Monti e di apertura al pubblico della biblioteca cittadina) corrispondono infatti nel 250° anniversario, così come è comune l'idealità culturale". Il convegno "Monti e la cultura emiliano-romagnola" all'università degli studi venerdì 20 febbraio (alle 9.30) vedrà fra i relatori gli studiosi Fiorenza Tarozzi, Walter Moretti, Luigi Pepe, Filippo Sani, Alessandra Di Ricco, William Spaggiari, Ilaria Magnani. "Vincenzo Monti nella memoria di Ferrara - mostra di manoscritti, libri e documenti" resterà alla biblioteca Ariostea fino al 10 aprile e si potrà visitare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, il sabato dalle 9 alle 13 (festivi chiuso).