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"B612...e mi piace la notte ascoltar le stelle" domenica alla sala Estense

05-03-2004 / Giorno per giorno

Domenica 7 marzo alle 16 la sala Estense ospiterà "B612…e mi piace la notte ascoltar le stelle", atto unico da un laboratorio teatrale integrato con persone in situazione di handicap e non, presentato dall'associazione onlus "La Giostra" e dal laboratorio teatrale "La Kengah" di Imola. I testi e la regia sono di Marina Mazzolani e Corrado Gambi della "Compagnia teatrale della luna crescente", le musiche di Wayne Jowandi Barker che le eseguirà dal vivo, i costumi e le scenografie di Paolo Poli. Insieme agli attori della "Compagnia della luna crescente" sulla scena collaborano i partecipanti del laboratorio integrato: in tutto 23 attori di cui 11 in situazione di handicap. Lo spettacolo, patrocinato dalla regione Emilia Romagna, dal comune di Imola e dalla provincia di Bologna, è nato nel 1999 da un'idea dell'associazione La Giostra che riunisce a Imola famiglie con persone in situazione di handicap. L'intento era quello di fornire ai ragazzi un'ulteriore opportunità di carattere espressivo in collaborazione con la cooperativa sociale "Giovani rilegatori" dove la maggior parte di essi è occupata. L'integrazione con altre persone esterne all'associazione e al suo contesto relazionale, punto fondamentale dell'idea fin dall'origine, è quindi diventata reale con l'adesione al progetto di un gruppo di studenti dell'istituto Paolini-Cassiano. Dopo il debutto nel marzo dello scorso anno al teatro comunale di Imola all'interno della stagione ufficiale, il lavoro del laboratorio è ora parte del "Programma gioventù" della comunità europea, di cui la tappa ferrarese è una delle fasi. "B612…e mi piace la notte ascoltar le stelle" è ispirato all'opera di Antoine de Saint-Exupery, ai suoi vari scritti anche meno noti oltre che, ovviamente, al "Piccolo Principe".