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Un fumetto per dire "W lo sport giocato"

09-03-2004 / Giorno per giorno

"Dopo la positiva esperienza di due anni fa che ha visto Tonio protagonista del fumetto sul tema del doping nello sport, abbiamo ritenuto importante dare un altro stimolo utile alla discussione e all'approfondimento su una tematica sempre all'attenzione del mondo sportivo, ovvero l'abbandono dello sport, in particolare quello agonistico, da parte dei giovani". Così l'assessore comunale alle Attività sportive e ricreative Alessandro Bratti ha aperto l'incontro avvenuto questa mattina nella residenza municipale, per presentare la nuova storia a fumetti di Tonio, il personaggio inventato dai ferraresi Donald Soffritti (disegnatore) e Alessandro Zangara (giornalista), dal titolo "W lo sport giocato". I dati parlano chiaro: le società sportive registrano un netto calo della partecipazione giovanile all'attività organizzata e competitiva mentre cresce sensibilmente la presenza in quelle attività sportive generali (cioè non legate a una singola disciplina o federazione sportiva). Questo fenomeno che gli studiosi definiscono, a seconda di specifiche caratteristiche, "drop out" e "burn out", chiama tutti gli operatori del settore a un'analisi e a un'azione tempestiva ed efficace. Nella storia raccontata nell'opuscolo a fumetti realizzato per il Comune, che sarà distribuito nelle scuole e nelle società sportive del territorio, Tonio affronta e risolve a modo suo, insieme ad alcuni suoi compagni di squadra, la problematica relativa alla propria esperienza sportiva negativa in un contesto di esasperazione agonistica. Lo sport è gioco, è salute, benessere fisico e psichico, ma anche confronto leale fra individui. Quando però questi valori vengono portati all'esasperazione fin dalle categorie giovanili, come purtroppo oggi accade in diversi casi, allora si rompe un equilibrio che porta i giovanissimi praticanti ad allontanarsi dai campi sportivi. Su queste convinzioni è stata concepito il fumetto "W lo sport giocato" e il ruolo dell'educatore, del tecnico, dell'insegnante risulta fondamentale e strategico. Questa storia di Tonio potrebbe essere accaduta ovunque a chiunque e la scelta del calcio è - ovviamente - casuale. "Il messaggio vuole essere forte e chiaro - si ribadisce nelle note introduttive dell'opuscolo - i bambini, i giovani hanno il diritto di vivere lo sport come esperienza positiva perchè è anche attraverso una sana pratica del gioco con regole che si diventa individui maturi in una collettività che cresce e interagisce".