"Bambina e Maestra", una mostra in municipio sulla scuola luogo al femminile per eccellenza
09-03-2004 / Giorno per giorno
Viene inaugurata domani (mercoledì 10 marzo) alle 17 la mostra "Bambina e Maestra" nell'ambito delle iniziative di EraEva per l'anno 2004 dedicato alla donna. Sarà ospitata nel salone d'onore del palazzo municipale e resterà aperta al pubblico fino al 3 Aprile 2004. La mostra rientra nel calendario degli eventi che dal 3 marzo al 7 aprile coinvolgono Ferrara su vari temi letterari e culturali fra cui il 5° Convegno nazionale della Società delle donne Letterate "Leggere e scrivere per cambiare il mondo - Donne, letteratura e politica". "Bambina e Maestra" è una mostra che offre diverse chiavi di lettura di un percorso storico - sociale che la donna ha compiuto in questi ultimi decenni e che intreccia e contrappone biografie individuali in continuo movimento, a quelle di un immaginario collettivo, anche ferrarese, che attribuiva alla donna quasi per trascinamento, un inevitabile ruolo di bambina, di madre, di moglie e maestra. La mostra presenta immagini legate all'esperienza della prima scuola comunale ferrarese "la Casa dei bambini", ma anche più in generale immagini di bambine e di donne che condividono un'esperienza educativa. Nel tempo la scuola dell'infanzia si è trasformata da luogo esclusivamente di cura e protezione del bambino in contesto relazionale dove stare con gli altri, apprendere con gli altri, condividere regole e significati rappresenta una prima insostituibile possibilità di sperimentare autonomia e rispetto della libertà. A immagini che ci riportano dentro la nostra storia si accompagnano parole che richiamano invece alla memoria sensazioni, fantasie, concetti e pensieri sui valori culturali profondi che l'insegnamento può portare dentro la scuola. Nelle successioni delle immagini e dei richiami pedagogici e filosofici sono presenti anche i segni sociali del cambiamento che il nostro paese ha vissuto in questi decenni, approvando sia a livello nazionale che regionale che, ancora con precise scelte locali, leggi e provvedimenti significativamente rivoluzionari, come la legge sulla tutela della maternità, sulla parità uomo donna, sul diritto allo studio e all'educazione di tutti. In questo processo si è evidenziata la capacità come donne, insegnanti e cittadine di vivere i conflitti civilmente, ma non docilmente, di leggere e trasformare la storia stessa della nostra città attraverso la paziente ma non rinunciataria gestione del quotidiano. La mostra si potrà visitare dal lunedì al venerdì fra le 8 e le 20, il sabato dalle 8 alle 14.