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"Tessere o non essere?": ricamo e fotografia le nuove sfide dei laboratori creativi

19-03-2004 / Giorno per giorno

Ricamo e fotografia: due nuovi filoni creativi andranno ad arricchire le attività artistiche del progetto "Tessere o non essere". Due nuovi insegnamenti che andranno ad aggiungersi ai tre laboratori sulle arti per lo spettacolo avviati già da qualche settimana, con il coordinamento di Antonio Utili e il sostegno degli assessorati comunali alle Pari opportunità, alle Politiche per i giovani e alle Istituzioni culturali. Obiettivo di questa seconda edizione dello "Sguardo attrezzato", pensata nell'ambito delle iniziative per l'Anno della donna, è quello di compiere un percorso a ritroso, per ricostruire e narrare con i linguaggi del teatro il patrimonio di memoria legato agli anni della lavorazione della canapa. Un'indagine sulla cultura del lavoro nel nostro territorio da cui prendere spunto per la realizzazione di attività artistiche in preparazione di un evento conclusivo che si terrà alla fine di giugno. Proprio la canapa sarà anche la materia prima utilizzata nell'ambito del nuovo laboratorio di ricamo applicato al costume teatrale, che sarà condotto da Milla Marzocchi e avrà per titolo "I fili della memoria". Le iscrizioni per le interessate si terranno giovedì 1°aprile a partire dalle 16,30 in via De' Romei 3, nell'ufficio Progetti per la creatività giovanile. Il corso di fotografia, condotto da Luca Gavagna, svolgerà invece la doppia funzione di supporto e documentazione delle attività degli altri laboratori, in preparazione anche di una mostra che si terrà in novembre a Casa Ariosto. Nel presentare alla stampa i due nuovi laboratori, Antonio Utili ha tracciato un breve bilancio delle prime giornate di attività di "Tessere o non essere?", sottolineando l'efficacia della scelta di unire allieve di generazioni diverse e rimarcando come "il teatro sia un pretesto per far dialogare le persone, oltre che un pretesto per costruire relazioni con le diverse realtà del territorio". Accanto alle collaborazioni offerte dai diversi tutor dei laboratori, il progetto ha visto infatti il coinvolgimento del centro Etnografico cittadino e di diversi soggetti legati al mondo dell'Università. Mentre fra le idee ancora in via di definizione Utili ha fatto cenno alla possibilità di invitare a Ferrara alcuni grandi nomi del panorama artistico nazionale, affinché possano offrire il loro contributo alle allieve dei corsi, nonché al progetto per la creazione di una sede permanente dei laboratori. Durante l'incontro con la stampa di stamani, l'assessore Alessandra Chiappini ha poi sottolineato "l'importanza del riferimento alla canapa come elemento che ci riporta alle radici della nostra cultura, offrendo molte suggestioni che andrebbero colte nella loro pienezza".