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Ferrara-Sarajevo: un sodalizio all'insegna della salvaguardia del patrimonio artistico

10-04-2004 / Giorno per giorno

A vent'anni dalla firma del patto di gemellaggio, l'amicizia tra Ferrara e Sarajevo trova nuovo vigore grazie all'avvio di una serie di scambi culturali improntati sul tema del restauro dei beni monumentali. Di ritorno da una visita nella capitale bosniaca, l'assessore Vainer Merighi ha illustrato stamani alla stampa i motivi del suo viaggio nella città balcanica e i contenuti di un progetto di collaborazione che sta per prendere il via. Insieme a lui, anche il sindaco di Sarajevo Muhidin Hamamdzic che lo ha seguito nel viaggio di rientro a Ferrara e che si è detto particolarmente soddisfatto dei rapporti instauratisi fra le due città. Durante la visita a Sarajevo l'assessore Merighi è stato accompagnato da Francesco Scafuri, Angela Ghiglione e Natascia Frasson del servizio Beni monumentali del Comune, che con lui hanno preso parte ad un incontro organizzato per illustrare a studenti ed esperti di restauro bosniaci gli interventi compiuti nella nostra città per il recupero delle mura e di alcuni palazzi ed edifici storici. La delegazione ferrarese ha poi avuto modo di visitare la città di Mostar, che come Sarajevo, ha subito danni gravissimi durante i bombardamenti della guerra scoppiata negli anni '90. Qui i membri della nostra Amministrazione hanno potuto ammirare i risultati del complesso lavoro di ricostruzione del cinquecentesco ponte sulla Neretva, distrutto nel '93 dall'artiglieria croata, venendo a conoscenza delle tecniche utilizzate per questo delicato intervento. "E' stato per noi un vero e proprio scambio di conoscenze - ha dichiarato l'assessore Merighi - compiuto con la consapevolezza che la cultura e la salvaguardia del patrimonio artistico sono temi di grande importanza per la costruzione del futuro dell'Europa. Temi su cui è necessario concentrare quanta più attenzione possibile perché in grado di rendere più solida l'unione dei popoli". E improntato proprio su questo spirito è il progetto illustrato dallo stesso assessore ai Lavori pubblici e patrimonio per il completamento dei restauri alla parte esterna dell'abside del duomo di Ferrara. Un intervento condotto in collaborazione con la Provincia e finanziato dall'Unione europea, nell'ambito del quale è previsto l'arrivo a Ferrara di una delegazione di studenti e docenti di Sarajevo che potranno seguirne da vicino la realizzazione. Nel ringraziare la nostra Amministrazione comunale per l'attenzione dimostrata, il sindaco della capitale bosniaca si è dichiarato "felice dell'amicizia che si è instaurata con Ferrara, città che come Sarajevo vanta una lunga tradizione storica e un ricco patrimonio artistico. Nel periodo successivo al termine della guerra - ha proseguito Hamamdzic - la cura e il recupero dei nostri beni monumentali sono rimasti a lungo al di fuori degli interessi della gente che doveva preoccuparsi prioritariamente della propria sopravvivenza, ma ora pian piano anche i cittadini di Sarajevo stanno riscoprendo l'importanza della cura del nostro patrimonio e la grande affluenza di giovani all'incontro tenuto dall'assessore Merighi qualche giorno fa lo dimostra. Vedere tanta partecipazione è stata per me una grande sorpresa e un segnale sicuramente importante per il futuro della città".