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Una casa per ragazze in situazioni di disagio familiare

14-04-2004 / Giorno per giorno

Una nuova comunità educativa a Ferrara. Collocata in una zona residenziale, nelle immediate vicinanze del centro, la struttura ospita temporaneamente ragazze minorenni in situazione di disagio familiare. L'inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza del sindaco Gaetano Sateriale. La struttura, gestita dalla cooperativa Cidas, dispone di dieci posti letto, due dei quali riservati alle emergenze, e ospita ragazze la cui età, di norma, è compresa fra gli 11 e i 18 anni. Il gruppo operativo è composto da un coordinatore, da sette educatori professionali (che provvedono all'accudimento e all'organizzazione delle attività), e da un'ausiliaria. Si tratta di una struttura educativo-assistenziale che assolve temporaneamente compiti sostitutivi della famiglia, provvedendo alle esigenze del minore: il mantenimento, l'educazione e l'istruzione, avviamento al lavoro in un contesto di vita mirato agli specifici bisogni cognitivi, affettivi, relazionali, sociali. Interviene a sostegno di ragazze temporaneamente prive di ambiente familiare idoneo o sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria nell'ambito della competenza civile (allontanamento, limitazione o decadenza della patria potestà). L'immobile che ospita la comunità, di proprietà della cooperativa Cidas, è collocato su un'area di circa mille metri quadri e dispone di una superficie utile di circa quattrocento metri quadri. La struttura ha carattere residenziale e garantisce la copertura 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno di tutte le funzioni educativo-assistenziali. Tutti gli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione hanno insistito sul valore della collaborazione fra pubblico e privato. "Il pubblico da solo non ce la fa, serve una forte integrazione con il privato e in particolare con la cooperazione sociale" ha sostenuto il sindaco. Il presidente del Legacoop Mirco Dondi, ha raccolto l'invito dichiarandosi disponibile "a progetti di sussidiarietà che possono far crescere le imprese dando qualità al territorio". Il connubio fra pubblico e privato, secondo Carmen Capatti, presidente Centro servizi alla persona, "dovrebbe trovare sbocchi anche in altri ambiti". Paola Castagnotto, assessore ai Servizi alla persona, ha dato merito a Cidas della "tenacia con la quale ha perseguito un obiettivo inserito dall'Amministrazione comunale, con massima convinzione, nei piani sociali di zona. C'è un bisogno crescente di questi interventi - ha aggiunto -, sono oltre mille i casi di minori seguiti dai servizi sociali, c'è una buona tradizione da mantenere e la responsabilità di continuare a investire in questa direzione". Il presidente della coop Cidas, Daniele Curina, a sua volta ha parlato di una "giornata speciale" e "di un servizio capace di garantire tempi rapidissimi di risposta ai bisogni della comunità".