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La personale di Franco Cosimo apre "Glispazidentro" a Casa Ariosto

15-04-2004 / Giorno per giorno

Sabato 17 aprile alle 17.30, con l'inaugurazione della mostra di pittura di Cosimo Franco "Contaminazione", prenderà il via alla Casa dell'Ariosto il ciclo "Glispazidentro". L'iniziativa, ideata dalla Circoscrizione Giardino Arianuova Doro e realizzata con la collaborazione dell'assessorato alle Politiche e istituzioni culturali e dei Musei Civici d'arte antica, intende proporre le opere di quattro artisti scelti fra i più noti nell'ambito ferrarese, dedicando a ogni personale l'allestimento di un mese. Una sorta di collettiva in quattro tempi, quindi, che si avvarrà degli "spazidentro" di Casa dell'Ariosto, contenitore ormai rodato grazie alle molte iniziative proposte dopo la sua riapertura al pubblico (mostre, esibizioni musicali, performances). Questi i quattro artisti ferraresi (o attivi a Ferrara) che si avvicenderanno con le loro personali nelle sale di Casa dell'Ariosto: dopo Franco Cosimo (pittura) che sarà in mostra dal 18 aprile al 12 maggio, sarà la volta di Davide Zanni (grafica), Massimo Festi (fotografia digitale) e Daniele Carletti (pittura). LA SCEHDA (Contaminazione) - Scorrendo le opere di Franco, singolare ed eclettico artista di origine pugliese, non si può certamente non tener conto che uno dei temi prediletti e che sicuramente colpisce l'intima sensibilità di questo giovane artista è certamente: "l'ambiente e la sua contaminazione"; i suoi paesaggi contemporanei quasi sempre desolati e simbolici sono idilliaci edifici, a volte scalcinati e privi di presenza umana. Questi paesaggi hanno la capacità di presentare all'osservatore un 'insolita immagine visionaria, come se nella costruzione di queste opere vi fosse già una ineffabile presenza umana e che il paesaggio medesimo la rendesse immateriale ed invisibile. Così è, come egli ce lo descrive lo vive e lo concepisce. Questo è indubbiamente un punto di vista, per voler del quale ci soffermiamo a riflettere osservando le sue inconfondibili tele ove il colore tende ineluttabilmente ad illividirsi quando "il malinconico degradar del territorio" diventa il tema principale; così nascono le sue più belle composizioni : " le centrali elettriche, le centrali nucleari, i quartieri urbani e le metropoli", ove sottilmente traspare il precario equilibrio fra la natura e il progresso. L'invocazione espressa da questo artista vuole perciò essere un invito a riflettere e considerare prudentemente la forza intrinseca della natura. Avvezzo quindi ad ogni forma d'idolatria Franco cerca di rappresentare l'attualità attraverso la sua personale sensibilità, osservando accuratamente gli avvenimenti dei nostri giorni per poi riportarli sulla tela ripuliti dai loro aspetti più banali. Questi gli orari di visita di Casa dell'Ariosto: feriali e festivi 10-13/15-18; domenica 10-13, chiuso il lunedì.