Comune di Ferrara

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Bonifica dei terreni inquinati: il punto della situazione locale

28-04-2004 / Giorno per giorno

Sono quarantadue le aree del territorio comunale studiate, monitorate e per le quali si stanno concludendo tutte le procedure burocratiche previste dalla normativa, il noto Decreto Ronchi, per procedere con gli interventi di bonifica. L'assessore comunale all'Ecologia Urbana Alessandro Bratti, insieme al dirigente del Servizio ambiente del Comune Alberto Bassi e a Simona Coppi di Arpa Ferrara, ha fatto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il punto della situazione sottolineando come "le problematiche del nostro territorio evidenziate in questi ultimi anni, anche e soprattutto grazie alle nuove normative in vigore dal 1997, attuate dal '99, sono il frutto dell'attività industriale e produttiva insediatasi negli anni '50-'70". Nel corso degli ultimi due anni l'Ufficio Ambiente del Comune e in particolare lo staff di cinque giovani tecnici specializzati che si occupa nello specifico delle bonifiche dei siti inquinati, ha realizzato la notevole mole di lavoro dell'elaborazione dei piani di caratterizzazione delle aree soggette a bonifica in stretta collaborazione con altri servizi che operano sul territorio: Regione, Provincia, Ausl, Arpa, Autorità di Bacino del Po di Volano. "Alla luce di quanto emerso da questi studi approfonditi del territorio, in particolare nell'area del petrolchimico - ha detto l'assessore Bratti - possiamo dire che la situazione è sotto controllo e che non sono state rilevate particolari situazioni di pericolo sanitario; del resto le caratteristiche del sottosuolo sono favorevoli a una ridotta diffusione degli inquinanti in zone limitrofe, fenomeno invece riscontrabile in altre realtà sul territorio nazionale dove la pendenza del terreno produce l'estendersi dell'inquinamento da attività industriale". Sempre per quanto riguarda il Polo Chimico che per estensione riveste maggior importanza, buona parte dei progetti preliminari di bonifica sono già stati presentati e, conferma l'assessore Bratti, le aziende che operano in quella vasta area di insediamenti economici si sono impegnate a completare e presentare entro quest'anno tutti i progetti. Fino ad oggi il Comune di Ferrara si è fatto carico anche dal punto di vista economico, dello studio del territorio così come prevede la legge. Tutte le procedure di bonifica saranno a carico dei proprietari di quei siti per cui sarà dimostrata la responsabilità diretta dell'inquinamento. Negli altri casi l'Amministrazione sta studiando il modo di stanziare risorse per attivare azioni e interventi sostituivi per dare comunque corso a bonifiche di zone inquinate della città. Anche in casi di inquinamento del terreno decisamente più circoscritti, come ad esempio la bonifica di piazzale San Giovanni dalla cisterna di un vecchio distributore di benzina, "la procedura è stata eseguita nel massimo rispetto delle normative - ha sottolineato Bratti - un modo di operare che ha provocato sicuramente un maggiore disagio per i cittadini e per i tempi del cantiere attualmente in corso, ma che ha dato la garanzia di un lavoro utile ed efficace per l'ambiente".