L'Amministrazione comunale rende omaggio a monsignor Bovelli, il vescovo che contrastò barbarie e ingiustizie
07-06-2004 / Giorno per giorno
Instancabile benefattore e amatissima guida della diocesi ferrarese per quasi venticinque anni, monsignor Ruggero Bovelli viene ricordato dall'Amministrazione comunale nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa che ricorre mercoledì 9 giugno. Alla sua opera pastorale e civile in sostegno e difesa della comunità cittadina, Ferrara rivolgerà il proprio omaggio partecipando alla solenne messa di suffragio che si terrà in cattedrale alle 18. Arcivescovo di Ferrara dal 1930 al 1954, Bovelli ha lasciato alla città il ricordo di un'intensa vita spirituale, oltre all'esempio di un grande coraggio e valore civile. Ne sono testimonianza l'audacia e la fermezza dimostrate in un periodo particolarmente drammatico della storia ferrarese quando, sul finire della seconda guerra mondiale, svolse un ruolo determinante nel preservare la città dalla distruzione di un bombardamento. Amante della pace, si prodigò durante quei tragici momenti per evitare alla città ulteriori lutti, schierandosi in prima persona contro barbarie e ingiustizie. Al termine del conflitto si adoperò per una rinascita civile ispirata ai principi cristiani e, senza mai abbandonare il caratteristico atteggiamento paterno, si impegnò per offrire soccorso e protezione ai più bisognosi e indifesi. Di quegli anni è il grande fervore speso per la realizzazione della "Città del Ragazzo", opera destinata a lasciare tracce importanti e durevoli nella storia ferrarese. Nato con la finalità di offrire un futuro ai tanti ragazzi resi orfani dalla guerra, l'istituto fondato con il contributo di don Giovanni Calabria e il sostegno di tanti ferraresi, diede ospitalità anche alle centinaia di giovani provenienti dal Polesine dopo l'alluvione del '51. Ma, accanto a questa opera ancora tangibile e attiva, monsignor Bovelli ha lasciato alla comunità ferrarese il ricordo di un episcopato sempre proteso a portare conforto spirituale e materiale a chiunque fosse nel bisogno. Grande maestro di carità e solidarietà ha offerto alla città insegnamenti preziosi e universalmente validi, valori senza tempo da serbare con cura e da trasmettere alle generazioni future.