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Museo dell'Illustrazione: "Gino Barbieri, immagini di pace e di guerra"

17-06-2004 / Giorno per giorno

Sarà inaugurata sabato 19 giugno alle 18 e resterà aperta sino a domenica 1 agosto la mostra al MIL (Museo dell'Illustrazione, via Frescobaldi 40) dedicata a Gino Barbieri e sarà la prima esposizione che ricostruirà tutto il percorso xilografico dell'artista. Incisioni e legni mai più veduti: opere di cui a lungo si è favoleggiato, disperse durante la guerra e ritrovate negli ultimi anni, saranno esposte. Il paziente lavoro di ricerca e di studio, sin qui profuso, permetterà di guardare ed esaminare il lavoro xilografico del Barbieri attraverso i bozzetti, i disegni preparatori, le veline di trasporto, i legni originali e naturalmente le stampe in modo approfondito. L'opera di Barbieri ebbe riconoscimenti internazionali sin da giovanissimo. Una folta schiera di adepti si è trasmesso il "culto" dell'artista precocemente stroncato in combattimento, durante la 1a guerra mondiale. Non è solo Gabriele D'Annunzio a scrivere parole dolenti alla famiglia all'indomani della morte: un intero mondo, dagli artisti agli editori, sino agli appassionati d'arte, lo ricorderà via via nel tempo con forti accenti d'ammirazione. Biografie e studi hanno cercato di mettere a fuoco la figura di Barbieri, delineando almeno due fasi profondamente diverse della sua creatività. Quando Cesena dedicherà, nel 1989, una mostra antologica alla sua pittura, con un ricco e documentato catalogo, curato da R. Bossaglia e A. Mavilla, un vasto pubblico scoprirà il prezioso lavoro iconico e cromatico di Luigi Giovanni "Gino" Barbieri. Così oggi ci auguriamo che le due esposizioni curate da Umberto Giovannini, al MIL di Ferrara e a Cesena in autunno, imperniate sulla xilografia, possano permettere al pubblico di sperimentare quanto sia suscitatore di forti impressioni l'opera dell'artista romagnolo. L'iniziativa è patrocinata dall'assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune e il MIL e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena metteranno a disposizione del pubblico un catalogo della mostra. MIL, Museo dell'Illustrazione, via Frescobaldi 40, 44100 Ferrara Orari di apertura: tutti i giorni escluso il lunedì, ore 10/13 e 15/18. Informazioni: 0532-211339, sito internet www.vaca.it. Informazioni (riservato alla stampa) Umberto Giovannini: 335-5473573, mail: gio@vaca.it SCHEDA DELLA MOSTRA (a cura degli organizzatori) GINO BARBIERI (1885 - 1917) SOGNI DI PACE • VENTI DI GUERRA: LE XILOGRAFIE Una mostra delle xilografie di Gino Barbieri per intraprendere, attraverso le sue incisioni, un viaggio di sette anni in un'Italia che mutò tragicamente, passando da un'epoca di sogni e ideali alla disillusione degli stessi che si ebbe con la carneficina della I Guerra Mondiale. Barbieri con le sue incisioni dà testimonianza diretta e coinvolta di questo passaggio, partendo dalle magistrali grandi tavole policrome, introspettive, sensuali e sognate del primo periodo, ispirate a soggetti neo-rinascimentali dal gusto simbolista, per giungere all'imponente serie delle xilografie di guerra, una sorta di cronaca di vita militare di forte impatto emozionale, che cresce di intensità e drammaticità di pari passo all'avanzare del conflitto, risolte con un segno sempre più crudo, nervoso, espressionista. Barbieri le incise in due anni di vita militare, nelle retrovie, in trincea ed anche al fronte, dove venne ucciso all'età di 31 anni. In mostra le circa 90 xilografie che Barbieri realizzò, tra il 1911 e il 1917, affiancate da una serie di bozzetti e disegni preparatori, oltre che l'intera produzione editoriale che va da "L'Eroica" fino ai libri illustrati per l'editore Formiggini. Saranno esposti alcuni dipinti ad olio del primo periodo, coerentemente a un discorso sull'uso dei colori che Barbieri fa nelle sue xilografie policrome, e una serie di calcografie, che affiancarono negli anni la sua produzione xilografica, riprendendo sovente lo stesso soggetto. Parallelamente verranno presentati documenti (lettere, fotografie) e una sezione didattica sulla xilografia in cui verranno spiegati gli strumenti e le tecniche utilizzate da Barbieri, corredata da una serie di legni originali. Gino Barbieri fu xilografo e pittore. Si iscrisse all'Accademia di Firenze e si avvicinò alla xilografia con De Carolis, suo insegnante, da cui riprese i particolari soggetti neo-rinascimentali e il segno, rivisitato attraverso l'esperienza espressionista. Fu tra i primi a fornire legni per "L'Eroica", ed fu nel comitato redazionale che organizzò l'Esposizione di Levanto dove vinse la medaglia d'oro. In questi anni si avvicinò alla xilografia policroma con cui giunse a esiti pittorici di altissimo livello, discostandosi dalla coeva produzione monocroma e reinterpretando gli stili preraffaellita e simbolista. Dal 1912 incise numerose illustrazioni per I classici del ridere di Formiggini e nel frattempo partecipò ai più importanti concorsi internazionali riscuotendo ottimi successi. Nel 1915 venne chiamato alle armi e nel periodo bellico incise una imponente serie di grandi tavole che riportano, con il suo tratto forte, i momenti della vita di guerra.