A Ferrara le città Unesco discutono dei piani di gestione
22-06-2004 / Giorno per giorno
La formulazione di un "piano di gestione" è la condizione richiesta dall'Unesco per essere inseriti o per continuare ad essere iscritti alla Lista del patrimonio universale (Whl). A Ferrara, mercoledì 23 giugno, i rappresentanti dei 37 siti italiani si incontreranno per confrontarsi sul modello di piano di gestione presentato dal ministero per i Beni e le attività culturali alla recente conferenza di Paestum. La finalità dei piani previsti dall'Unesco è quella di garantire nel tempo la tutela e la conservazione dei caratteri di eccezionalità dei luoghi censiti. Il documento ministeriale riconosce, tuttavia, come tutela e conservazione vadano integrate con una politica di "gestione in grado di attivare, assieme alla salvaguardia delle identità, la filiera delle attività culturali e produttive correlate" così da produrre la valorizzazione dei territori anche in termini economici. All'incontro di Ferrara, in programma a partire dalle 10,30 nella sala dell'oratorio dell'ex convento di San Girolamo dei Gesuati, saranno presenti, fra gli altri, l'architetto Manuel Guido, responsabile della segreteria tecnico-scientifica del gruppo di lavoro interministeriale permanente per la Lista del patrimonio mondiale Unesco del ministero per i Beni e le attività culturali, oltre ad alcuni rappresentanti della commissione ministeriale che ha elaborato il documento preliminare per redigere i Piani di gestione. I lavori saranno presieduti dall'architetto Claudio Fedozzi, coordinatore della conferenza tecnica dell'Associazione città italiane patrimonio Unesco, nonché responsabile del settore del Territorio e dello sviluppo economico del Comune di Ferrara che, attraverso il sindaco Gaetano Sateriale, dal 2003 detiene la presidenza dell'Associazione stessa.