"Terra di confine" nelle opere di Carletti: mostra a Casa Ariosto
09-07-2004 / Giorno per giorno
Sarà inaugurata domani, sabato 10 luglio, alle 17.30, nella sede espositiva di Casa Ludovico Ariosto, la mostra di Daniele Carletti "Terra di Confine", che resterà aperta fino al 4 agosto 2004. L'iniziativa è a cura dell'assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Musei Civici di Arte Antica, in collaborazione con la circoscrizione Giardino Arianuova Doro. L'ingresso alla mostra, aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (domenica dalle 10 alle 13 - lunedì chiuso), è libero. LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Daniele Carletti è nato a Porotto nel 1952, e si è diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna sotto la guida del maestro Walter Lazzaro. La sua produzione artistica, dopo alcuni anni di apprezzata e frenetica attività pittorica (1974 - 1977), subisce una battuta di arresto fino ai primi anni '90, durante i quali Carletti riprende i pennelli intensificando il proprio impegno espositivo. Fra le mostre personali più significative, ricordiamo quelle tenutesi presso la galleria d'Arte di Salsomaggiore Terme (1992), il Jacob Javitis Center di New York (Artexpo 1994) ed il Pavarotti International (1996), fino alle più recenti esperienze presso Villa Pomini (Varese, 2003) e il Castello di Lerici (La Spezia, 2003). Questa esposizione, organizzata nella suggestiva cornice della dimora di Ludovico Ariosto, rappresenta una svolta decisiva nella carriera dell'artista, un momento di crescita durante il quale, abbandonate le certezze acquisite, Carletti si rimette in gioco con creativa originalità. La figuratività tranquilla ed intima del paesaggista, ora lascia il posto a una profonda turbolenza emotiva, dove i densi volumi cromatici vengono sostituiti da nuove forme e torsioni. Anche i materiali sono diversi da quelli usati in passato: carta di giornale che entra nel quadro con i suoi caratteri tipografici, sabbia triturata, ghiaia. La creazione di volumi e prospettive è giocata sulla monocromia grazie alla quale la figura compare in tutta la sua fisicità. Le forme umane rappresentano il soggetto su cui l'artista sta lavorando, cosicché il "nudo" e le sue torsioni divengono un vero e proprio simbolo, come per esempio nel dipinto "Bellezza integrale". Attraverso opere di sapore metafisico, come "Il magico riflesso" o "Transfert di un ombrello", il rapporto fra la materia e la sua rappresentazione viene analizzato in maniera originale, per i consueti canoni dell'artista, aprendo la strada a una nuova poetica, alla ricerca cioè di quella "terra di confine" che non è più l'oggetto e non è ancora l'immagine pura. Daniele Carletti - "Terra di confine" 10 luglio - 4 agosto 2004 Casa di Ludovico Ariosto - via Ariosto, 67 Call Center - Palazzo dei Diamanti - Corso Ercole I d'Este, 21 Tel. 0039 0532 209988 - Fax. 0039 0532 203064 -diamanti@comune.fe.it