Da Comune e Usl una mano tesa ai "caregiver", indispensabili prestatori di cure
18-11-2004 / Giorno per giorno
Svolgono un'opera insostituibile, dedicando tempo ed energie ad anziani e malati bisognosi di assistenza. Sono i "caregiver", termine inglese traducibile con "prestatori di cure". Un esercito sempre più numeroso di persone, perlopiù donne, che si fa carico del quotidiano lavoro di assistenza a domicilio di familiari e parenti non autosufficienti. Per offrire loro un valido sostegno l'azienda Usl, con la collaborazione del Comune di Ferrara, di altri Comuni della provincia e del Centro servizi alla persona, ha avviato un progetto di formazione a loro rivolto, per accrescerne e valorizzarne le competenze, nella prospettiva di una più efficace attività di cura. Il progetto rientra fra gli interventi a sostegno della domiciliarità previsti dai Piani per la salute, gli strumenti promossi dalla Regione Emilia Romagna per la programmazione a livello locale degli interventi in tema di sanità. Il supporto scientifico e tecnico è stato fornito dalla fondazione "Zancan" di Padova che ha curato la preparazione di un gruppo di operatori sociali e sanitari dell'Usl e dei Comuni, i quali, a loro volta, hanno poi condotto un primo corso di formazione rivolto a una quindicina di caregiver. Gli incontri, quattro in tutto, si sono svolti fra il 30 settembre e l'11 novembre scorso e hanno coinvolto familiari di persone affette da varie forme di demenza. La prospettiva per il futuro è tuttavia quella di allargare la formazione ad altri tipi di problema, come disabilità o malattie terminali. "Il nostro intento - ha infatti dichiarato stamani in conferenza stampa l'assessore alla Sanità e Politiche sociali Maria Giovanna Cuccuru - è quello di proseguire nell'attività di supporto a coloro che con tanto impegno si dedicano alla cura di malati e anziani. Desideriamo far conoscere questa possibilità di sostegno anche ad altri caregiver, potenziali partecipanti dei prossimi corsi, poiché riteniamo indispensabile considerare la famiglia come una risorsa attiva all'interno della comunità". Una riprova dell'utilità del corso è giunta da uno dei partecipanti, Giuseppe Padovani, che da anni assiste la moglie malata e che stamani ha portato la propria testimonianza sull'iniziativa. "Questi incontri mi hanno dato un grande aiuto anche psicologico - ha dichiarato Padovani - poiché ho avuto modo di confrontarmi con altre persone che vivono la mia stessa situazione e ho potuto condividere con loro paure e difficoltà. Ho trovato molta disponibilità all'ascolto e tanti consigli su come agire al meglio". "Spesso i caregiver - ha confermato la referente Usl per i Piani per la salute Maria Caterina Sateriale - hanno bisogno a loro volta di una assistenza adeguata, specie sul piano psicologico, poiché tendono a trascurare la loro salute a favore dei famigliari, cadendo non di rado vittime di problemi depressivi. Ritengo che meritino una tutela particolare - ha proseguito Maria Caterina Sateriale - dal momento che va loro riconosciuto anche il merito di supportare i servizi sanitari, riducendo le ospedalizzazioni, e in molti casi si tratta di persone in età avanzata che nonostante ciò non risparmiano energie per assistere i loro cari".