A palazzo Bonacossi le opere della collezione Riminaldi
13-12-2004 / Giorno per giorno
Rendere visibile alla collettività quella parte ancora poco conosciuta del patrimonio storico e artistico locale. Venerdì 17 dicembre alle 18 si inaugura a palazzo Bonacossi l'esposizione "Civiche Memorie" che propone le opere della collezione Riminaldi proprio con l'intento di coltivare la memoria. Sede dell'esposizione è l'antica residenza ferrarese di palazzo Bonacossi, recentemente restaurata, che attualmente ospita il centro direzionale dei musei Civici di Arte Antica, coniugando funzione pubblica e di rappresentanza a funzione espositiva, contenitore privilegiato per una raccolta nata già nel lontano Settecento con finalità di fruizione collettiva oltre che di godimento privato. Gianmaria Riminaldi, nobile ferrarese creato cardinale nel 1785, fu presidente del Collegio dei Riformatori e promotore della Riforma dello Studio pubblico che, in palazzo Paradiso, ospitava anche il museo di Ferrara. Intellettuale e raffinato collezionista d'arte, egli elargì nella seconda metà del XVIII secolo un ininterrotto flusso di donazioni da Roma, ove viveva, alla propria città natale. Il museo venne da lui considerato come momento essenziale della rinnovata struttura universitaria e destinato a concorrere alla formazione degli studenti, insieme alla Biblioteca e all'Accademia. Le opere esposte nel museo di palazzo Paradiso erano allestite con cura meticolosa e secondo un metodo ben preciso; inoltre, come si evince da una serie di documenti autografi del Riminaldi, chiaro era l'intento di renderle fruibili anche a livello didattico, permettendone lo studio e l'osservazione da parte degli allievi dell'Accademia. L'attuale esposizione si ricollega alla precedente esperienza di valorizzazione storica delle collezioni cittadine proposta nel 1985 con la mostra Il museo Civico in Ferrara. Donazioni e restauri, allestita a cura di Ranieri Varese e Anna Maria Visser. Notevoli sono le opere esposte, dalla ricca collezione di bronzetti di altissima fattura alla raccolta di sculture in marmo, fino alla litoteca settecentesca, squisito oggetto di arredo e al contempo campionario di pietre preziose. Tra le sculture in bronzo, spiccano opere di celebri autori come l'Angelo di Alessandro Algardi ed il Moro di Gian Lorenzo Bernini, mentre splendide sono le copie in marmo dall'antico eseguite nel XVIII secolo, come la Vestale, la Zingarella e le Niobidi. Di grande qualità è il Ritratto di Cicerone, opera del famoso restauratore ed antiquario Bartolomeo Cavaceppi, che si affianca ai numerosi busti imperiali di età moderna. Sono inoltre presenti preziosi arredi ed alcuni mosaici di raffinata esecuzione; di straordinario effetto scenografico risulta l'accostamento del tavolo con piano di ametista con le Colombe che si abbeverano, copia di un celebre mosaico di età adrianea oggi conservato presso i musei Capitolini. Momento espositivo iniziale rispetto ad una serie di futuri appuntamenti relativi alle raccolte che hanno nel tempo arricchito il patrimonio artistico dei musei di Arte Antica di Ferrara, la mostra Civiche Memorie. Il museo di Giovanni Maria Riminaldi rappresenta la sintesi delle funzioni stesse di un museo: tutela, conservazione, ricerca e divulgazione, intesi non soltanto come doveri istituzionali, ma soprattutto come azioni diffuse in direzione di quel senso civico che fonda innanzi tutto il bene di un territorio e dei suoi abitanti. Sarà disponibile presso il museo una guida con testi curati da Angelo Andreotti, Elena Bonatti, Maria Teresa Gulinelli, Elisabetta Lopresti e Giuseppe Muscardini. Sale espositive di Palazzo Bonacossi - Via Cisterna del Follo, 5. Visite gratuite dal 18 novembre 2004. Orari: martedì-sabato 10- 13 / 15-18 Per informazioni e prenotazioni: Call Center Attività Culturali Palazzo dei Diamanti - Corso Ercole I d'Este, 21 - 44100 Ferrara Tel. 0532-244949 Fax 0532-203064 E-mail diamanti@comune.fe.it