Le città italiane dell'Unesco hanno una vetrina in internet
16-12-2004 / Giorno per giorno
Gli itinerari di visita, le schede storico-culturali, i programmi degli eventi e delle manifestazioni. Città e luoghi italiani riconosciuti patrimonio dell'umanità hanno la loro vetrina in internet all'indirizzo www.sitiunesco.it. Il portale, realizzato dall'Associazione delle città italiane patrimonio mondiale Unesco e presentato ufficialmente oggi a Roma in conferenza stampa, comprende una miniera di dati e di informazioni, articolati su 770 pagine e 60 documenti allegati. L'Italia è il Pae-se al mondo con il maggior numero di siti, trentanove, inseriti nella lista del patrimonio dell'umanità. Per ciascun luogo, nel portale, è possibile reperire i riferimenti ai beni artistici, mo-numentali o ambientali censiti e leggere le motivazioni dell'inclusione nella lista. Sono proposti differenti itinerari di visita, ciascuno dei quali raggruppa i siti valorizzandone ca-ratteri e peculiarità assunti come coerenti elementi di ordinamento. Così, adottando criteri crono-logici e tipologici, si hanno otto percorsi che fanno riferimento alle stratificazioni storiche, ai beni ambientali oppure a quelli architettonici. E' inoltre disponibile una galleria fotografica, ricca di 1.500 immagini. Gaetano Sateriale, presidente dell'Associazione delle città Unesco, ho sottolineato l'esigenza "di fa-re rete" e ha evidenziato come "la creazione del portale rientri nella strategia del circuito di promo-zione e valorizzazione dei siti". Sateriale ha anche richiamato l'attenzione sulla "necessità di una rapida approvazione della legge in discussione al Parlamento che prevede uno stabile finanzia-mento pubblico per i siti Unesco, uno strumento che garantisce la possibilità di sviluppare gli im-prescindibili interventi di tutela e qualificazione dei siti stessi". Per il vicesindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia, "l'operosa e convinta partecipazione del Comune di Roma alle attività dell'associazione testimonia la volontà di aderire all'obiettivo di 'fare rete', che presuppone per le realtà amministrative e territoriali più strutturate anche la disponibilità a ren-dere patrimonio comune le esperienze, gli strumenti e le competenze affinate". L'assessore al Turi-smo del Comune di Ferrara, Sergio Alberti, ha segnalato "le opportunità di sviluppo, basate su un modello di compatibilità, offerte a tutti i siti in ragione della loro inclusione nella lista del patri-monio mondiale Unesco" ribadendo la necessità di "operare per valorizzare al meglio tali opportu-nità". I caratteri del portale delle Città Unesco sono stati illustrati da Gabriella Fabbri e Cristina Fioren-tini del servizio Sistemi informativi del Comune di Ferrara che operativamente ha curato la realiz-zazione del portale web. Cos'è il Patrimonio? Secondo la Convenzione del Patrimonio Mondiale, per patrimonio culturale si intende un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico. Il patrimonio naturale, invece, indica rilevanti caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonché l'habitat di specie animali e vegetali in pericolo e aree di particolare valore scientifico ed estetico. La lista italiana 1979 Arte Rupestre della Val Camonica 1980 Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo 1982 Centro storico di Firenze 1987 Venezia e la sua Laguna 1987 Pisa, Piazza del Duomo 1990 Centro storico di San Gimignano 1993 I Sassi di Matera 1994 Vicenza, Città del Palladio 1995 Centro storico di Siena 1995 Centro storico di Napoli 1995 Insediamento industriale di Crespi d'Adda 1995 Centro storico di Ferrara 1996 Castel del Monte 1996 Trulli di Alberobello 1996 Monumenti paleocristiani di Ravenna 1996 Centro storico di Pienza 1997 Reggia di Caserta, il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio 1997 Residenze Sabaude 1997 Padova, l'Orto botanico 1997 Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) 1997 Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande 1997 Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata 1997 Costiera Amalfitana 1997 Area Archeologica di Agrigento 1997 Enna. Piazza Armerina, La Villa del casale 1997 Villaggio Nuragico di Barumini 1998 Parco Nazionale del Cilento 1998 Centro storico di Urbino 1998 Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia 1999 Villa Adriana (Tivoli) 2000 Isole Eolie 2000 Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti Francescani 2000 Città di Verona 2001 Villa d'Este (Tivoli) 2002 Città Barocche del Val di Noto 2003 Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia 2004 Val d'Orcia 2004 Necropooli etrusca di Cerveteri e Tarquinia ITALIA/SANTA SEDE: 1980, 1990 Centro storico di Roma, le Proprietà della Santa Sede che godono dei diritti di extraterritorialità, e San Paolo Fuori le Mura L'Associazione città italiane patrimonio mondiale Unesco si è regolarmente costituita il 15 ottobre 1997. Soci fondatori sono i comuni di Alberobello, Andria, Capriate S. Gervasio, Ferrara, Matera, Ravenna e Vicen-za. Il presidente dell'Associazione attualmente in carica è Gaetano Sateriale - Sindaco di Ferrara. La presidenza e la segreteria hanno sede presso il Comune di Ferrara - Piazza Municipale n. 2 - tel. 0532 419303 - fax 0532 419268 e-mail: associazione.unesco@comune.fe.it. Le riunioni dell'Assemblea sono tenute nelle varie città socie o presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione di esponenti politici e/o loro rappresentanti. Il 23 febbraio 2000 l'Associazione ha ottenuto il riconoscimento ufficiale in occasione di un'assemblea svolta-si al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla presenza del Ministro On. le Giovanna Melandri che suc-cessivamente, con una sua lettera personale, ha invitato ad aderirvi tutti i siti italiani. Anche la Commissione Nazionale Italiana Unesco ha riconosciuto le importanti finalità dell'associazione, ospitando nella sua sede romana l'assemblea del 3 maggio 2000.