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Si sperimenta a Ferrara il servizio europeo di protezione civile

16-02-2005 / Giorno per giorno

Creare una rete europea di volontari della protezione civile per affrontare calamità naturali o catastrofi tecnologiche. E' l'obiettivo di "Po 2005 Flood emergency", che si realizzerà attraverso il coinvolgimento dei volontari in un'esercitazione sul territorio ferrarese. Nato dalla constatazione che nel panorama di associazioni e istituzioni europee non esiste un condiviso programma di protezione civile, il progetto farà di Ferrara il centro di riferimento per le protezioni civili degli otto Paesi coinvolti. Lo scopo è affinare e organizzare comuni strumenti e metodi di intervento. L'iniziativa è finanziata dalla Comunità Europea sulla base di una proposta presentata nel 2004 dal servizio Protezione Civile della Regione Emilia Romagna in collaborazione con Comune e Provincia di Ferrara, con l'associazione volontaria Vab. Sono previsti 11 mesi di lavoro, dal 1 febbraio al 31 dicembre, a cui ogni Paese parteciperà con un gruppo formato da 16 volontari e due team leader. Il momento più significativo sarà la settimana di esercitazioni dal 9 al 16 ottobre, quando i volontari dei vari Paesi si ritroveranno ad affrontare le conseguenze di una simulata emergenza idrogeologica nel territorio di Pontelagoscuro. "Siamo tra i pionieri in questo campo - ha sottolineato il dirigente regionale della Protezione civile Stefano Vannini - e il fatto che sia l'unico progetto in questo settore finanziato in Italia ci onora e ci stimola in una sfida in cui è di grande importanza anche il volontariato rappresentato dalla Vab, in grado di confrontarsi con la realtà europea". I Paesi contattati dagli organizzatori sono Germania, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Ungheria, Slovenia, Romania, Bulgaria, oltre a Spagna, Portogallo e Grecia in veste di osservatori. Per permettere una comunicazione a distanza tra i vari gruppi coinvolti è già attivo il sito, www.civilprotection.net. Alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa erano presenti, fra gli altri, anche gli assessori alla Protezione civile del Comune, Claudio Bariani, e della Provincia, Mario Bellini.